L'ascesa del platino

Il platino è un metallo molto prezioso ed eterno come lo sono nel tempo la sua luminosità e la sua inalterabilità, e per questo molto apprezzato per la sua purezza in gioielleria, di cui ne utilizza circa un quarto dell'intera produzione.

Tuttavia, da qualche tempo, questo minerale, molto ricercato e tra i più costosi al mondo, è diventato indispensabile per altre applicazioni industriali.

Secondo la stima che ne fa la dottoressa Hazel Prichard, della School of Earth Ocean and Planetary Science di Cardiff, la quale si è messa in testa di andarne a caccia on the roads, molti chilogrammi di platino vengono spruzzati ogni anno nelle strade dal sistema di scarico di automobili, camion e autobus. E dato che le risorse di platino nel mondo scarseggiano, l'Università di Cardiff, sta cercando di realizzare una sorta di macchina spazzatrice che possa recuperare il prezioso metallo dalle strade, e riutizzarlo, visto le sue proprietà catalitiche, specie, nel settore automobilistico. Difatti, le automobili che funzionano con combustibile ad idrogeno richiedono marmitte catalitiche a base di platino, che ne contengono circa un grammo. Ma il platino si rende necessario sempre come catalizzatore anche nelle sintesi chimiche e nelle celle a combustibile, nuove e importanti fonti di energia pulita.

Secondo i dati ufficiali del 2007 la produzione mondiale di platino assomma a circa 230.000 chili, di cui tre quarti provengono dal Sud Africa, che controlla circa l'80% della produzione complessiva. Segue con 27.000 kg la Russia (12%), il Canada (8.500 kg, 4%), quarto lo Zimbabwe, cioè l'ex Rhodesia, (5.500 kg, 2%), quinto gli Stati Uniti, con 3.400 chili, pari all'uno per cento, ed infine dalla Colombia (1.100 kg, 0,5%).

Attualmente, il colosso minerario Anglo American, con sede a Londra, nonostante le pressioni esterne da parte del governo britannico, ha espresso la volontà d'investire altri 400 milioni di dollari, per continuare il suo controllo sulle miniere di platino (sta costruendo una nuova miniera, che dovrebbe essere ultimata nel 2010 ad Unki), nello Zimbabwe. Tuttavia, le circostanze di questa operazione non sono ancora chiare, visto che la società mineraria lo scorso febbraio ha sospeso i pagamenti dei dividendi per la prima volta dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

Per concludere, una curiosità. Secondo l’astrofisico tedesco Gerhard Schmidt, dell’università di Mainz, i metalli rari e preziosi come platino, oro e iridio potrebbero essere stati trasportati sulla Terra da meteoriti ferrosi. Quando il nostro pianeta prese la consistenza di un corpo sferico dotato di grande massa, spiega l'astrofisico tedesco, la sua forza gravitazionale cominciò ad attrarre gli asteroidi e gli altri corpi minori che le passavano vicini e che erano molto più abbondanti rispetto a oggi: in questo modo la Terra si è arricchita di oro e di tutti gli altri metalli preziosi, che penetrarono poi nella crosta terrestre attraverso vari processi di concentrazione. Secondo alcune stime oggi nella parte più esterna del nostro pianeta esistono ancora 50 mila tonnellate di oro.

Immagine: www.addisonauto.com/

Commenti

  1. per giardgno65 - Ho dovuto dare un'occhiata al tuo profilo per cercare di capire cosa intendi dire con "speriamo di no". Credo, tuttavia, che ragioniamo sulla stessa linea...

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