Il sogno di Obama - notizie di luglio

Riguardo l'ambiente, molte nuove situazioni si muovono nel mondo, anche se l'obiettivo da raggiungere, affinchè ci sia un mondo migliore è ben lungi dall'essere raggiunto.

Se dunque è vero che "la storia sta voltando pagina", come ha detto il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama ai giovani del Ghana, che "in paesi come l'Africa costituiscono oltre la meta' della popolazione", vuol dire che l'umanità sta imboccando la strada giusta... anche se la realtà poi presenta mille sfaccettature, di carattere più che altro economico, quindi d'interesse, che impediranno il realizzarsi di questo inarrivabile "sogno".

L'uomo di oggi non è ancora pronto a sacrificare i propri interessi per aiutare chi è rimasto indietro!

Stranamente, il tema natale astrologico dell'attuale Presidente degli Stati Uniti d'America, non ha gli aspetti altisonanti di alcuni grandi personaggi del passato. Ad esempio, la X (decima) casa (il settore della realizzazione in un tema natale) non ha pianeti e la sua cuspide cade nello Scorpione, un segno incline ad essere taglienti e decisi, che contraddistingue comunque Obama persona, leale e generosa. La sua decima casa (o settore) non ha un Giove o un Sole come l'aveva Martin Luther King o Napoleone, segnato tra l'altro da un Marte, sempre in X, che gli ha spianato la strada affinchè diventasse un grande condottiero. Non ha un Saturno che ha reso molto determinato John Kennedy, a cui piaceva il potere o un Urano, il pianeta del rinnovamento e delle grandi sfide, come l'aveva Ghandi.

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Il grande sogno di Obama attraverso gli astri

NEWS DI LUGLIO 2009

Dal 1 luglio la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea spetta nuovamente alla Svezia, paese che può svolgere un ruolo chiave per la centralità della sua posizione in materie oggi di estrema attualità, prima fra tutte l’ambiente.

Non stupisce che il paese promotore di molte e importanti iniziative ambientaliste di rilievo internazionale proponga come primo programma per la sua Presidenza una tassazione sulle emissioni di CO2, la “ carbon tax”. Questa dovrebbe sostituire l’attuale sistema “cap and trade”, attivo al momento tra la metà dei paesi dell’Unione, che permette agli Stati di acquistare in alcuni settori delle “quote di inquinamento” oltre le quali le emissioni di CO2 vengono sanzionate.

La “carbon tax” pone come obiettivo la riduzione generale delle emissioni di gas serra, obiettivo raggiungibile in quanto si tratterebbe di una tassa applicabile uniformemente sull’intera economia, differenziandosi, così, dal sistema « cap and trade » che, essendo molto selettivo, coinvolge solo i settori più inquinanti...[color]

Si apre la Presidenza svedese con la carbon tax

Bill Gates ha fatto domanda di brevetto per un metodo per fermare gli uragani abbassando la temperatura superficiale dell'oceano (per ridurre o eliminare la condensazione che alimenta gli uragani).

In linea con quella che è attualmente la sua principale occupazione, cercare di salvare il mondo, dopo i problemi dei paesi meno sviluppati, della malaria e dell'AIDS, zio Bill sfida Madre Natura....

Bill Gates, Signore delle tempeste

Con la crisi economica del 2008-2009 la produzione industriale è crollata. Una conseguenza inintenzionale della recessione è la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. La parola chiave è ‘inintenzionale’. La domanda è come farlo deliberatamente”. Si apre con queste provocatorie parole il rapporto sul clima..
Il miraggio verde di Obama

Veto cinese sull’abbattimento del 50 per cento delle emissioni mondiali entro il 2050. - Nella riunione allargata dei sedici Paesi Mef (G8 + G5 insieme a Corea del Sud, Australia e Indonesia), ieri a l’Aquila si è trovata l’intesa per un impegno a contenere entro i due gradi l’aumento della temperatura mondiale.
Insieme allo sblocco dei negoziati commerciali multilaterali di Doha che per i sedici paesi del Mef dovranno concludersi entro il 2010, quello sul clima è certamente uno degli impegni più ambiziosi raggiunti ieri: il presidente Usa Barack Obama ha parlato di importanti passi avanti compiuti...

Senza la Cina il clima si fa pesante

Il triciclo di Google Street View arriva anche a Stonehenge

Le immagini a 360 gradi presto disponibili online con quelle di altri famosi siti del Regno Unito.
Dai vicoli di Genova ai monoliti di Stonehenge, il triciclo di Google Street View ne ha fatta di strada. Anche se paradossalmente il passaggio della Manica è stato più semplice sulle sue tre ruote che, nel marzo scorso, a bordo di una macchina. Infatti le prime Google car, approdate nel Regno Unito quattro mesi fa, erano state fortemente osteggiate a causa dell’avversione britannica nei confronti di una tecnologia che, minando la privacy dei cittadini, rende disponibili attraverso Google Maps panoramiche a 360 gradi di ogni strada, piazza o edificio che si affacci su di esse.

Desertec: al via l’energia solare dal Sahara, per l’europa

Il calore dell’Africa illuminerà l’Europa. La luce del più grande deserto del mondo diventerà energia. E’ questa la speranza prospettata alla conferenza di Monaco del 13 luglio, in cui 12 società hanno siglato un memorandum per dare via al progetto DESERTEC, una serie di centrali solari nel cuore del Sahara, collegate al vecchio continente.

Delta del Niger: tragedia dei diritti umani

Amnesty International, in un comunicato, si occupa della vera e propria tragedia dei diritti umani che è in atto nel Delta del Niger. In un rapporto redatto da Amnesty si prende in esame l'inquinamento ambientale causato dalle compagnie petrolifere in seguito alle fuoriuscite di greggio, al gas flaring (torce di gas) e alle discariche di rifiuti.
Ecco alcune parti del comunicato di Amnesty International: "Amnesty International ha dichiarato che 'una tragedia dei diritti umani' è in atto nel Delta del Niger. I diritti umani della popolazione vengono violati dalle compagnie petrolifere, che il governo nigeriano non può o non vuole chiamare a rispondere del proprio operato.
'
Il Delta del Niger è un nitido esempio di come un governo venga meno agli obblighi nei confronti dei propri cittadini e della totale mancanza di responsabilità di quasi tutte le compagnie multinazionali per l'impatto delle loro attività sui diritti umani'
- ha dichiarato Audrey Gaughran, responsabile del settore Imprese e diritti umani di Amnesty International e coautrice del nuovo rapporto 'Petrolio, inquinamento e povertà nel Delta del Niger', presentato ad Abuja, la capitale della Nigeria e, in contemporanea per l'Italia, a Bologna.


Gli africani sono “visti bene” dalle multinazionali farmaceutiche solo quando si tratta di sperimentazione
Finalmente, in occasione del recente viaggio del Papa in Africa, anche il Vaticano ha denunciato la depredazione delle grandi risorse del continente nero da parte di governi e multinazionali straniere. A dispetto dei soliti luoghi comuni, infatti, l’Africa è un continente ricchissimo… di risorse naturali. Economisti di fama mondiale sostengono addirittura che circa il 30% delle riserve minerarie e metallifere si trovino in Africa. Il dramma è che la maggior parte dei suoi abitanti non riesce a sfruttarle e muore di fame. Di queste, infatti, fanno razzia gli “invasori stranieri” – con la complicità di governatori e potenti locali – in un epoca di colonialismo meno evidente di quello precedente, ma non meno rapace. L’esaurimento delle risorse naturali in estese aree del pianeta, la concentrazione di capitali nei paesi sviluppati insieme alla nascita di grandi monopoli industriali che necessitano inevitabilmente di materie prime, lo scambio ineguale tra paesi poveri e ricchi, tra le altre cose, hanno fatto sì che i governi e le loro multinazionali orientassero i loro interessi verso il continente africano.

Cia parallela: perché Obama non vuole colpire Cheney
Lo ripete dall’inizio del suo mandato; l’ha detto in occasioni pubbliche e l’ha ribadito ai suoi collaboratori: dobbiamo guardare avanti, e non indietro, al passato. Ma questa volta, per Barack Obama sarà difficile sottrarsi alle pressioni per avviare una serie di inchieste sulla gestione della guerra al terrorismo e sui programmi per la sicurezza nazionale varati dopo l’11 settembre da George Bush. Con il rischio che queste iniziative portino a profonde divisioni dentro l’establishment e nell’opinione pubblica statunitense. Sono quattro i fronti aperti.


Elisir di lunga vita dall'Isola di Pasqua
La scoperta è contenuta in uno studio pubblicato su 'Nature'. Secondo gli scienziati la rapamicina, ottenuta da un campione di terreno di Rapa Nui, ha contribuito ad aumentare la vita media dei topi ai quali è stata somministrata dal 28% al 38%..

L’Africa risolve i propri problemi senza Barack Obama
Dopo aver partecipato al G8, avuto un colloquio con il pontefice ed esser stato in Ghana Barack Obama sta rientrando da vincitore negli Stati Uniti. Malgrado le critiche che gli economisti americani fanno alla politica interna della sua amministrazione. Malgrado le ong operanti in Africa abbiano chiesto spiegazioni a lui e agli altri leader sugli aiuti che non sono stati elargiti dopo summit analoghi a quelli avvenuti a l’Aquila.

Stando a quanto documentato dalla maggior parte dei mass media il Presidente degli Stati Uniti ritorna in patria dopo aver garantito all’Africa un futuro migliore talmente lontano dalla percezione comune che nessuno racconta, ad esempio, della collaborazione tra Israele e Senegal..



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