Riscaldamento globale: una partita da vincere

La grande sfida che l’umanità si trova ad affrontare in questo XXI secolo consiste nel vincere la partita sul riscaldamento globale, per preservare le future generazioni e far ritornare il pianeta Terra a respirare senza troppi affanni, perchè se alcune cause sono di origine naturale molte altre sono di origine umana.

Il futuro del pianeta è a rischio e di tempo per correre ai ripari n’è rimasto poco, questo è quanto ha detto Obama ieri all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso al Palazzo di vetro, mentre Ban Ki-moon denuncia la lentezza glaciale dei negoziati per arrivare ad un trattato internazionale che vada a sostituire l’ormai obsoleto Protocollo di Kyoto.

Anche la Cina interviene nel dibattito, dicendo di essere disposta a fare la sua parte.

Gas a effetto serra, deforestazione ed inquinamento dipendono anche dallo sviluppo economico. Quei Paesi come la Cina che costruiscono numerose centrali a carbone potrebbero usare energia verde per non aumentare l’anidride carbonica nell’atmosfera. Gli effetti del problema anidride carbonica si vedono dopo un secolo di vita. Noi infatti scontiamo quanto fatto nei tempi passati. Un punto di non ritorno, secondo gli studiosi, potrebbe essere lo scioglimento dei ghiacci artici, più veloce del previsto a causa delle temperature sempre più alte. L’ultimo dato è allarmante e riguarda gli oceani, i quali non sono mai stati così caldi come negli ultimi 120 anni: 17 gradi a luglio. Aumentano le temperature, si sciolgono i ghiacci, gli animali fanno fatica ad adattarsi, territori ed ecosistemi soffrono, ma il sistema del clima è complesso, ed è su questo che si gioca la partita. Non si può andare avanti così per poi virare all’improvviso, affermano gli studiosi. Il problema è globale e coinvolge tutti ed il rimedio passa solo ed esclusivamente a livello internazionale, anche se ciascuno di noi, nel suo piccolo, può agire da solo: dal riciclo alla raccolta differenziata fino alla produzione individuale di energia nella propria abitazione, con il mini eolico o il fotovoltaico.

La conferenza dell’Onu e il vertice G-20 di Pittsburgh di domani, ancor prima della Conferenza di Copenaghen che si terrà a dicembre, sono occasioni da non perdere, se si vuole evitare, quello che per molti viene ormai dato come inevitabile, “un disastro ambientale di immani proporzioni“, oltre che una catastrofe sanitaria globale, secondo quanto scritto dai rappresentanti di 18 associazioni di medici a “The Lancet“, la rivista medica più importante al mondo, e al “British Medical Journal”.

by lapartita.wordpress.com/

immagine: www.topnews.in/

Commenti

Post popolari in questo blog

La bellezza della Sfinge Colibrì

Centinaia di balene arenate in Tasmania

Quanto dureranno ancora le risorse del pianeta ?