Global warming o global cooling?

Nonostante le previsioni dell'Ipcc (The Intergovernmental Panel on Climate Change) trovino delle difficolta nell'essere messe in discussione, c'è qualcuno nel mondo che sta fremendo di raccontare alla comunità scientifica internazionale cosa ci sia di vero dietro il famigerato global warming. Egli sosterrà le sue convinzioni in una conferenza che si terrà a Londra alla fine del mese.

Piers Corbyn, uno scienziato del Weatheraction, una società specializzata in previsioni meteorologiche a lungo raggio, sostiene, invece, che l'impatto solare di particelle rilasciate dal sole è molto più consistente di quanto sia attualmente accettato, tanto che, secondo lui, sono quasi interamente responsabili di quanto accade alle temperature globali.

Se rivelata corretta, questo potrebbe rivoluzionare l'intero argomento.

Quello che è veramente interessante in questo momento è ciò che sta accadendo ai nostri oceani. Essi sono
grandi accumulatori termici e secondo una ricerca condotta lo scorso novembre dal professor Don Easterbrook del Western Washington University, gli oceani e le temperature globali sono correlati. Gli oceani, ha detto lo studioso, hanno un ciclo in cui scaldano e si raffreddano periodicamente. La più importante di queste oscillazioni è quella decennale del PDO (Pacific Decadal Oscillation), è un anomalia che si riscontra sulle superfici oceaniche che toccano la costa ovest del nord America. Un fenomeno come El Niño e la Nina, solo che queste ultime due hanno durata stagionale o al massimo annuale, mentre la PDO che sia negativa (più fredda) o positiva (più calda), ha una durata variabile dai 20 -30 anni. Per gran parte degli anni 80 e degli anni 90, era in una fase positiva, e le osservazioni hanno rivelato che le temperature globali si erano riscaldate. Ma negli ultimi anni ha perso il suo calore e di recente ha iniziato a raffreddarsi.
Questi cicli nel passato hanno avuto la durata di circa 30 anni.

Secondo il controverso meteorologo
Piers Corbyn, il cambiamento climatico è un' "arma di tassazione di massa". "Tutti i partiti politici desiderano utilizzare il cambiamento climatico come una scusa per aumentare le tasse", ha aggiunto. "Inoltre è una tattica per le potenze occidentali per controllare l'offerta mondiale di energia."

Secondo molti scettici è improbabile che le temperature raggiungano altezze vertiginose, come quelle del 1998, l'anno più caldo mai registrato a livello mondiale. In effetti, per gli ultimi 11 anni nessun aumento delle temperature globali è stato osservato. È possibile invece, osservano, che a causa dell'oceano e dei cicli solari sarà più probabile un Global cooling.

Fonti: news.bbc.co.uk - telegraph.co.uk- scienceblogs.com
Immagine: papundits.wordpress.com




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