L'oscuro mercato del cioccolato

Pasqua è alle porte e con essa le uova pasquali fatte di buon cioccolato.  

L'industria del cioccolato può contare su centinaia di milioni di consumatori in ogni angolo del pianeta. Svizzeri, tedeschi, irlandesi, americani, cinesi... tutti amano il cioccolato perchè è un cibo gustoso, afrodisiaco, stimolante, tonico, euforizzante che unisce al suo buon sapore anche molti vantaggi per la nostra salute. Eppure...

Dietro l'industria del cioccolato ci sono realtà che vanno censurate, specie se chiamano in causa minori di età, utilizzati come schiavi costretti a lavorare nelle fattorie di cacao per decine di ore al giorno, spronati da coltivatori di cacao in Ghana e Costa d'Avorio, due dei maggiori produttori al mondo di cacao.

L'80% del cacao del mondo viene fornito dall'Africa occidentale, dove centinaia di migliaia di bambini vi lavorano nelle peggiori condizioni, spesso rapiti o vittime di abominevoli tratte attraverso le frontiere.

International Labor Organization Convention definisce il peggior tipo di lavoro minorile, come "lavoro che possa minarne la salute, la sicurezza o la moralità dei bambini" e comprende l'utilizzo di strumenti pericolosi, come il machete, necessario per tagliare il cacao dagli alberi.

Ebbene, Paul Kenyon, inviato del programma Panorama, si è finto un concessionario di cacao per scoprire la portata del lavoro minorile nel commercio del cioccolato in Costa d'Avorio e Ghana,vedendo decine di bambini chinati nei campi per circa dieci ore e privati del diritto allo studio. E alcuni di essi, come il dodicenne burkinese Ouare Tatao Kwakou, erano stati venduti dai trafficanti di esseri umani ai proprietari delle piantagioni. Per il suo lavoro Ouare non ha ricevuto un solo penny per un anno intero. 

Chi invece guadagna tanto dalla sua schiavità sono organizzazioni criminali dedite alla tratta degli schiavi, tant'è che lo stesso circuito del Commercio equo e solidale, il cioccolato certificato Fairtrade, é a rischio. Lo scorso settembre  una cooperativa di Fairtrade ha sospeso i rapporti con sette delle 33 comunita’ di raccoglitori di cacao in Ghana dopo che era stato accertato che sfruttavano il lavoro minorile.
Le cose non vanno meglio in Costa d’Avorio, dove sono circa 100.000 i bambini sfruttati nell’industria del cacao. Paul Kenyon ha intervistato un contadino che si serviva del fratello di otto anni e del figlio di undici per raccogliere il cacao destinato a una cooperativa che fornisce la Nestlé (tra le più attive multinazionali trasformatrici di alimenti e padrona dei marchi di cioccolato Perugina, Nestlè, Chocapic, Cioccoblocco, Galak, Smarties, Baci, Cacao Perugina...), nell’ambito di una iniziativa Fairtrade presa dalla multinazionale. La Nestlé si e’ limitata ad affermare: Tutti i fornitori della Nestle’ sono chiamati a rispettare il codice dell’azienda, che proibisce il lavoro minorile”. 

Fonte principale: news.bbc.co.uk/
Immagini: ceasedtoexist1.blogspot.com



 







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