Convertire i rifiuti plastici in energia

Degli studenti ricercatori della Northeastern University  hanno progettato un apparecchio per convertire i rifiuti plastici in energia pulita, senza emettere sostanze nocive.

Sotto la guida di Yiannis Levendis, illustre professore di ingegneria meccanica e industriale, un team di studenti universitari e laureati in ingegneria ha sviluppato un bruciatore di rifiuti, che rompe le plastiche non biodegradabili per creare una fonte alternativa di carburante.

Il loro prototipo è stato presentato in occasione della quinta conferenza annuale MIT Energy Conference lo scorso marzo. Il team ha lavorato nove mesi per la ricerca, che era il progetto chiave per i laureandi.

La Self-sostenibilità è la chiave per la progettazione di camere di combustione a doppio serbatoio. I rifiuti plastici subiscono una prima trasformazione in un serbatoio superiore attraverso la pirolisi, la quale converte la plastica solida in gas. Successivamente, il gas passa in una vasca inferiore, dove vengono bruciati con ossidanti per generare calore e vapore. Il calore sostiene il bruciatore, mentre il vapore può essere utilizzato per generare energia elettrica.


"Il prototipo può essere regolato e guidato fino agiungere in un grande impianto di alimentazione, che potrebbe collegarsi a un centro di riciclaggio di plastica per un costante flusso di carburante" ha detto David Laskowski, uno degli studenti del team guidati da Yiannis Levendis, il quale persegue la sua ricerca sulla combustione della plastica e altri rifiuti post-consumo negli ultimi 20 anni, e che attualmente si sta concentrando sul concetto di vaporizzazione dei rifiuti solidi di plastica, che ridurrebbe i livelli di emissioni nocive durante il processo di combustione.


Secondo Laskowski, i calcoli mostrano che la nuova tecnologia ha il potenziale di sostituire fino a 462 milioni di galloni di petrolio nei soli Stati Uniti, se tutta la plastica riciclata venisse lavorata.


Fonte e immagine: physorg.com

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