Non si tratta di demonizzare l'oro, ma di ritrovare un poco di etica e di equilibrio nella gestione del denaro, oltre che ridare dignità a uomini, donne e bambini...
Buongiorno, cari lettori Ultimamente non stiamo aggiornando spesso questo blog, ma confido che gradiate comunque la lettura di articoli brevi e interessanti, seppur più sporadici. Oggi vorrei parlarvi di un particolare esemplare di lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, molto diffuso in Eurasia e Nordafrica: la Sfinge del Galio, o Sfinge Colibrì (in gergo, Macroglossum stellatarum). Questa curiosa falena sembra avere più somiglianze con un colibrì che non con altre falene; difatti, oltre a condividerne l'aspetto similare e il vorticante movimento delle ali inferiori - che rendono difficile fotografarla in modo chiaro e soddisfacente - la Sfinge del Galio è un insetto migratore, e ha abitudini prevalentemente diurne. Succhia il nettare dei fiori di un'intera pianta senza mai posarsi, e ciò impedisce alle api o ad altri insetti di scacciarla da quella posizione dominante, come invece avviene con le farfalle, che come avrete notato, si nutrono comodamente adagiate sul
Gli scienziati non riescono a spiegarsi il motivo del perchè tante balene finiscono per arenarsi sulle spiagge della Tasmania (Australia). Ciò accade durante la loro migrazione da e per le acque antartiche. La foto, ripresa da dailymail.co.uk , mostra 194 balene pilota e una mezza dozzina di bottlenose, i più comuni e più conosciuti delfini del tipo Tursiops, rimasti incagliati domenica sera sulla spiaggia di Naracoopa, a King Isle, nello stato della Tasmania. Ammirevole il soccorso di un centinaio di residenti dell'isola del Re, che già lunedì pomeriggio sono riusciti a restituire una cinquantina di balene al mare. Articolo completo (in inglese) su dailymail.co.uk Immagine: dailymail.co.uk
Anche se ora non appare come la tendenza più investibile, nel corso dei prossimi 20 anni saranno le risorse rinnovabili e non rinnovabili, minerali, combustibili fossili e biomasse, i settori che cresceranno in una popolazione più ricca e con una crescita globale sempre più esigente. Allo stato attuale si sta attraversando una soglia critica. La domanda sulle risorse del pianeta sembra aver cominciato a superare la velocità con cui tali risorse possono essere fornite. Il divario tra la domanda umana di risorse rinnovabili del nostro pianeta e la fornitura di tali risorse è noto come ecological overshoot. L'impresa umana consuma circa 60 miliardi di tonnellate metriche delle quattro risorse chiave: minerali, minerali metalliferi, combustibili fossili e biomasse (materie vegetali) all'anno. I cittadini dei paesi sviluppati consumano una media di 16 tonnellate di queste quattro principali risorse pro-capite (che vanno fino a 40 o più tonnellate per persona in alcuni paesi
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