Nuova Zelanda: la speranza è cessata di esistere

Purtroppo, dopo una seconda e violenta esplosione nella miniera di carbone Pike River, che si trova vicino alla città di Greymouth, sulla costa occidentale del paese, nel South Island della Nuova Zelanda, la speranza è cessata di esistere.

L'esplosione che c'è stata, di cui non si conoscono ancora le cause, avrebbe ucciso qualsiasi superstite dell'esplosione iniziale. Questo dicono le autorità locali, che hanno  informato le famiglie dei 29 sfortunati minatori.

In una conferenza stampa al Parlamento europeo, il primo ministro della Nuova Zelanda, John Key ha detto: "La Nuova Zelanda è un paese piccolo e perdere questo molti fratelli in una volta sola colpisce in modo angosciante. Oggi tutti i neozelandesi in lutto per questi uomini. "

La produzione della miniera prevedeva da 320.000 a 360.000 tonnellate di carbone l'anno fino a giugno. Essendo però quasi dimezzata sin dall'aprile scorso, per via di ritardi delle attrezzature per la costruzione, adesso per la proprietà della miniera Pike River si prospettano tempi duri.

Il 29 per cento di Pike River è posseduto dalla New Zealand Oil & Gas.

La Nuova Zelanda,  di cui si stima una riserva di carbone pari a 15 miliardi di tonnellate,  esporta maggiormente  verso India, Giappone, Stati Uniti e Cina. 

Pike River aveva concordato contratti di vendita con clienti internazionali per ben il 90 per cento della produzione ed ora, dopo il grave incidente, ha assoluto bisogno di rifinanziare 25 milioni di dollari presso la Deutsche Bank AG, prima del 15 dicembre.

I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con le famiglie e gli amici dei nostri uomini perduti. Per cinque giorni abbiamo tenuto su la speranza. Purtroppo, oggi quella speranza si è spenta.

dal sito web di Pike River 



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