Cancun: perfino Al Gore è depresso

Sembra che al riscaldamento globale (global warming) ormai non ci pensa più nessuno.

Passata l'attenzione generale dai tempi della Conferenza di Bali del dicembre 2007, e della finta euforia del freddo vertice di Copenaghen 2009, nonchè al ripensamento pubblico dell'icona ambientalista di primo pelo Al Gore, il quale oggi, nonostante il suo stato depresso per come sta andando il vertice di Cancun, si rammarica della posizione presa a suo tempo sulle agevolazioni fiscali per i carburanti alternativi di prima generazione, come l'etanolo di mais, che però non ha funzionato, in quanto i rapporti di conversione energetica si sono rivelati molto esigui ed hanno causato qualche problema nelle questioni alimentari. 

 
Adesso per lui si apre un'altra prospettiva: un etanolo migliore, una miscela dei suoi investimenti verdi, Abengoa Bioenerym, da cui spera di trarre profitto e ottenere sovvenzioni da parte del governo.

Insomma a Cancun si respira un'aria di scetticismo. 

Il movimento del riscaldamento globale sta facendo passi indietro rispetto a Copenaghen, di per se già un fallimento. Sembra che  a Cancun venga diramato un preciso ordine del giorno, molto probabilmente orchestrato dall'industria climatica, la quale  spesso ignora la scienza poichè non si adegua alla propria causa.  

Oggi solo il 26 per cento dei britannici crede che il cambiamento climatico in corso sia artificiale. Solo il 42 per cento dei tedeschi teme il riscaldamento globale, e chiunque può esserne responsabile. Negli Stati Uniti, il presidente Barack Obama ha lasciato un po' indietro quelle che erano considerate delle questioni più importanti, collocando l'ambiente all'ultimo posto tra le 20 questioni politiche.

E poi, dalla tv e dai media importanti ogni riferimento al vertice di Cancun viene praticamente ignorato.

 Si sa che WikiLeaks occupa le prime pagine... ma almeno 2 righe o tre parole potevano essere consumate per parlare un poco di questa Conferenza messicana sul clima... O forse anche in questo campo gira un preciso ordine del giorno? 

Chissà, forse per gli ambientalisti, stavolta, è  finita davvero la festa?!

Immagine: aktivism.info/





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