Terre rare: un problema geopolitico da non sottovalutare
Il timore di una carenza di metalli delle terre rare utilizzati nei prodotti industriali e militari ad alta tecnologia sta inducendo gli Stati Uniti a riaprire vecchie miniere abbandonate, tra le quali quelle di Mountain Pass Mine, nel deserto di Mojavi, in California.
Scoperto nel 1940 da cercatori d'uranio, 60 miglia a sud-ovest di Las Vegas, il Mountain Pass contiene un mix di terre rare, tra cui il cerio e il lantanio, in concentrazioni quasi doppie di quelle che si trovano nella più grande miniera di terre rare del mondo, la China's Bayan Obo.
Il sito di 2.200 acri, comprende una profonda fossa nel deserto del Mojave ed è di proprietà di Molycorp Minerals in Colorado, che ha ha appena iniziato un lavoro di due anni per ridare a Mountain Pass il suo antico ruolo di produttore leader a livello mondiale.
La Cina controlla il 97% della produzione globale della terra di metalli rari, ma solo quando a ottobre ha deciso di tagliare le esportazioni di terre rare di oltre il 70% rispetto all'anno precedente, interrompendo la produzione in Giappone, Europa e Stati Uniti, questa risorsa strategica, che potrebbe creare problemi di geopolitica, è diventata impossibile da ignorare. Da allora, il prezzo, anche del più economico dei 17 elementi delle terre rare, è aumentato del 40%.
Il 15 dicembre, un rapporto sull'energia del dipartimento americano, ha avvertito che, in assenza di miniere come quella di Mountain Pass, l' America rischia di perdere il controllo sulla produzione di una serie di tecnologie, che vanno dai telefoni intelligenti alle bombe intelligenti, dalle batterie di auto elettriche alle turbine eoliche, nonche a svariate strumentazioni elettroniche in campo militare e spaziale.
Insomma, il problema di una grossa scossa geopolitica, esiste davvero!
Immagine: minavespergokal.blogspot.com/
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