Sudan del sud: nascerà il 55esimo stato africano?
Mentre il mondo ha lodato il libero ed equo referendum, il Sudan del sud ora attende con impazienza l'indipendenza.
La delimitazione del confine con il Nord, la condivisione delle entrate petrolifere del Sud Sudan che valgono un quarto di tutto il petrolio della nazione e il futuro della ricchissima area petrolifera sudanese di Abyei, contesa fra Nord e Sud, sono solo alcune delle questioni controverse che devono essere risolti entro sei mesi.
I risultati preliminari del referendum del 9-15 gennaio hanno mostrato che il 99 per cento degli elettori nel sud cristiano, non ancora indipendente, anzi tuttora dominato, vuole la secessione dalla maggioranza musulmana del nord, superando di gran lunga la soglia del 60 per cento fissato dagli accordi del 2005, affinche il risultato venga considerato valido.
Mentre i leader del sud si crogiolano nel bagliore di un punto di riferimento storico nella loro lotta per l'indipendenza, vecchia di decenni, chiamano comunque alla compostezza la popolazione, ricordandole che la secessione ancora non è una realtà.
L'accordo di pace del 2005, che ha posto fine a più di 20 anni di conflitto tra nord e sud, in cui sono stati uccisi circa due milioni di persone e provocato circa due volte di più di sfollati, prevede un periodo transitorio che scade il 9 luglio.
Ma gli interessi nazionali (e internazionali) sono troppo importanti perchè si possa pensare che tutto fili via liscio.
Liberamente tratto da www.mmorning.com
Immagine: www.nenasili.cz/en
Commenti
Posta un commento
Sono ben accetti commenti seri, mentre verranno cancellati i commenti offensivi e boccacceschi.