Guerra di nervi sui gasdotti verso l'Europa

Il consorzio di sei nazioni che ruotano attorno al consorzio Nabucco, il gasdotto che partendo dal bacino del Mar Caspio e dal Medio Oriente attraverso la Turchia, porterebbe il gas metano in Europa bypassando la Russia, chiede "impegni concreti" dai propri fornitori entro la fine di marzo.

Le sei nazioni (Germania, Austria, Ungheria, Romania, Bulgaria e Turchia) e compagnie, fra cui la tedesca RWE e l'austriaca OMV, che con Nabucco intendono trasportare fino a 31 miliardi di metri cubi di gas all'anno, e destinato ad essere un elemento chiave nei piani dell'Unione europea che vuole ridurre la dipendenza energetica da Gazprom, debbono però sedersi  attorno a un tavolo e dimostrare di essere in grado di dare  via libera, entro la metà dell'anno, a 10,7 miliardi dollari ( 7,9 miliardi di euro), che permettono di iniziare acquisendo i diritti di passaggio sul pipeline per 3.300 chilometri.
Gli analisti hanno espresso dubbi sulla capacità del consorzio Nabucco di un adeguato approvvigionamento di gas per riempire la pipeline. Finora l'unica fonte certa sono stati i 16 miliardi di metri cubi (mmc) di gas dal campo offshore nel Mar Caspio di Shah Deniz dell'Azerbaijan, di cui 6 miliardi di metri cubi dei quali sono ad appannaggio della sola Turchia.

Il consorzio Nabucco ora è alla ricerca di accordi con Azerbaigian, Turkmenistan e la regione curda del nord dell'Iraq, in grado di assicurare forniture annuali di 31bcm di gas da cominciare ad  erogare entro il 2017.

"Siamo in un intenso dibattito con tutti i potenziali fornitori," ha detto Stefan Judisch, amministratore delegato della compagnia elettrica tedesca RWE, massimo investitore in Egitto.

Attualmente le pressioni su RWE da parte di Gazprom, che tende ad attrarre nel progetto South Stream vari soci del consorzio Nabucco, sono pressanti. South Stream, che dovrebbe unire la Russia all'Europa senza passare per l'Ucraina e che avrebbe una portata di 63 miliardi di metri cubi all'anno, è finanziato al 50% da Gazprom ed ENI e qualora si unisse anche RWE, il Nabucco avrebbe scarsissime probabilità di entrare in fase attuativa.

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