Nel mentre, comincia la guerra del gas...

Quello che sta avvenendo in Nord Africa e in Medio Oriente, è il preludio di quello che ci attenderà nei prossimi tempi, dove le risorse energetiche, gas e petrolio, ma anche l'acqua, saranno usati come forme di ricatto verso quei paesi assetati di entrambe le commodities, quali ad esempio Israele e Giordania, amici più degli Stati Uniti che del potente vicino Iran, che di certo non si rassegnerà ad assistere allo sfacelo generale in atto nella sua zona d'influenza regionale.

Adesso poi, che in Egitto si sta ridiscutendo la posizione privilegiata in campo energetico che lo Stato d'Israele intratteneva col regime di Mubarak, attraverso la compagnia egiziana Eastern Mediterranean Gas Company (AMG), per porre fine "allo sperpero dei fondi pubblici" con la vendita di gas a Israele a un prezzo inferiore ai tassi di mercato globale, e proprio nel momento in cui era ripresa la fornitura di gas naturale verso Israele, dopo l'interruzione dovuta all'esplosione nel gasdotto del Sinai avvenuta a febbraio nella città di El Arish, ecco che alle prime luci dell'alba di oggi, uomini armati hanno fatto esplodere il  gasdotto di Al-Sabil nel Nord del Sinai, in Egitto, a 50 Km dal confine con lo Stato ebraico, costringendo alla chiusura della pipeline di esportazione del paese. che riforniva di gas sia a Israele che la Giordania, 

Immagine: eczp.blogspot.com
 

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