Sudan: mentre arrivano i Caschi blu il padre padrone al-Bashir va a Pechino

Finalmente è arrivata l'urgente risposta internazionale alla questione del sud sudan che attendevamo sin dall0 scorso post!

A poche ore dall'approvazione da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di dispiegare una forza peacekeeper con 4.200 caschi blu nella regione di confine contestato di Abyei, dove la ricchezza del petrolio è alla base del conflitto tra Nord e Sud Sudan, e dove tra pochi giorni (il 9 luglio) i due contendenti si separeranno, come  deciso da un referendum popolare... il padre padrone del Sudan Omar al-Bashir, su cui spicca un mandato di cattura della Corte penale internazionale (CPI) dell'Aia, per i presunti crimini di guerra e crimini contro l'umanità nella regione sudanese del Darfur, è corso a Pechino con un giorno di ritardo, per ricevere istruzioni sul da farsi. Il Nord e il Sud Sudan rivendicano entrambi la regione di Abyei a causa delle sue risorse naturali. La Cina rimane il principale investitore in ricerca petrolifera e nelle esportazioni.

Il compito dei Caschi blu nella ricca regione, in un momento così cruciale per la storia di questo arido paese africano, sarà il controllo della smilitarizzazione della regione sudanese di Abyei,teatro di scontri nelle ultime settimane. La missione United nations interim force for Abyei, è composta da soldati etiopi e avrà un mandato iniziale di 6 mesi. Sarà presente anche una piccola forza di polizia composta da 50 uomini che sarà aggiunta alle Forze di Sicurezza dell'ONU, per monitorare il ritiro delle forze in campo da Abyei e assicurare alla popolazione una festa ufficiale in occasione della costituzione del Sud Sudan, 55esimo stato africano.

"Abyei è stata fonte di tensioni regionali per molti anni, e il mondo ne è testimone" ha detto in un comunicato il Segretario di Stato americano Hillary Clinton. " Questo da quando le forze armate sudanesi hanno preso con forza il controllo della regione, con conseguenti e diffuse azioni di violenze e saccheggi". La Clinton ha poi espresso profonda preoccupazione per la crisi in corso nel vicino Sud Kordofan.


Nel mentre Omar al-Bashir è arrivato in Cina per avere oggi dei colloqui con il presidente Hu Jintao. Incontro molto criticato dagli Stati Uniti per aver ospitato un presunto criminale di guerra.

L'aereo di Bashir è atterrato a Pechino un giorno più tardi del previsto: sembra che il velivolo sia stato costretto a scegliere una "nuova via di sorvolo", mentre sorvolava il Turkmenistan.

Pechino è un fornitore chiave e militare al regime di Khartoum ed è il più grande acquirente di petrolio del paese, anche se la maggior parte dei campi di petrolio si trovano nel sud, che diventerà indipendente il 9 luglio.
Nell'intervista con la Xinhua, al-Bashir ha detto che  l'indipendenza del sud 'non influenzerà il rapporto' tra Pechino e Khartum, salutando la Cina come un vero modello di partneriato da imitare.

Immagini: economist.com channelnewsasia.com

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