Ci vorrebbe più sincronia a questo mondo!

Ci sono masse di popolazione mondiale che già dalle prossime generazioni saranno costrette a muoversi verso luoghi dove c'è l'acqua da bere e il cibo da mangiare. E queste sono cose che già si sanno. Si sapeva che bastava fare qualcosa di più per portare la nostra democrazia occidentale in quei paesi fortemente a rischio e noi l'avremmo fatalmente conquistati senza fare guerre preventive. Ma questo non è stato fatto.

Tutto questo poichè la sincronia della nostra esistenza sul pianeta procedeva a più velocità, veloce come un treno in Occidente, andante come una bicicletta nei paesi emergenti e lenta come una lumaca in quello che resta del mondo. (Un po' come l'Euro a due velocità. Forte in Germania e nei paesi del nord Europa, debole nei paesi che affacciano sul Mediterraneo, Francia a parte ma Italia compresa).

Abbiamo pensato che il tempo di questi popoli lenti fosse uguale al nostro tempo, e non è così! Abbiamo pensato che loro fossero dei nostri contemporanei... e non è così! Vivono in un'altra epoca, che è la loro, assolutamente legittima  come la nostra, ma per noi, che abbiamo la fortuna d'essere nati e cresciuti laddove la vita è migliore, essi rappresentano un problema.

Nel Kenia nord-orientale i pastori soffrono la siccità e sono spesso coinvolti nei conflitti per le risorse così come i movimenti del loro bestiame in cerca di acqua e pascoli. Il peggioramento della siccità ha portato ad un aumento dei conflitti e molti pastori così come i loro bovini si sono trasferiti in nuove aree in cerca di pascoli, acqua e cibo.

L'8 settembre, sette persone, tra cui pastori e riservisti della polizia, sono stati uccisi nell'area di Isiolo-Samburu, al confine nel nord-ovest durante un raid bestiame. I pastori erano migrati verso Kom, dove c'è ancora pascolo.  Nel distretto di Isiolo, più di 20 persone sono state uccise in scontri sulle risorse negli ultimi due mesi, secondo fonti locali. Decine di famiglie contadine sono state sfollate in Mwingi e Kitui nell'est del Kenya, dopo un afflusso di bestiame dalle vicine zone pastorali dopo la perdita di produttività dei mezzi di sussistenza... e potremmo continuare per molto.

Questo per dire che queste problematiche, che già conosciamo, sono soltanto il prologo di quello che accadrà tra non molto tempo: le gurre per l'acqua e per la sopravvivenza di milioni di persone, che vivono in uno spazio tempo troppo diverso dal nostro, dove possiamo ancora permetterci di fare la doccia una, due, tre volte al giorno e lavare l'automobile in giardino senza problemi di sorta.

Poi però non lamentiamoci se verrà il giorno che toccherà a noi pagare i danni derivanti da queste mancanze nel  mondo. Un po' come succede oggi per le guerre in Irak, in Afghanistan, in Libia, che toccano le nostre tasche e ci stanno conducendo verso un radicale cambiamento del nostro modo di vivere.

Forse, ci vorrebbe più sincronia a questo mondo! 

Immagine: trust.org

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