Gli Awa, la tribù indigena dell'Amazzonia che vuole resistere



Gli Awa, una comunità di diverse centinaia dell'Amazzonia, nel nord-est del Brasile, sono la tribù più minacciata del mondo. Anni di disboscamento illegale e appropriazione di terre li hanno portati sull'orlo dell'estinzione.

Nella foresta degli Awa il legname viene tagliato illegalmente. Quando i taglialegna li vedono, li uccidono. Gli archi e le frecce non servono a nulla contro le loro pistole.


Ma a parte i taglialegna che risponderanno "a chi di dovere dei loro assassinii", uno dei maggiori problemi è l'errore che gli indios dell'Amazzonia debbano inevitabilmente conformarsi alla "modernità", fingendo cioè di trarre beneficio dalla "civiltà" con tutti gli annessi e connessi che simile civilizzazione comporta.

L'integrazione di questi popoli è il furto della loro autosufficienza, e la loro condanna al più basso gradino di una scala ripida e grassa - o peggio, la morte.

Purtuttavia, la prova lampante di tale pretesa è fondamentalmente razzista e per nostra vergogna,va  esattamente nella direzione opposta a quello che si propone "fare di loro".

Quando il terreno viene preso, le tribù semplicemente non sopravvivono. Qualora però la terra fosse protetta, la maggior parte dei loro problemi evaporerebbe. Questo può succedere soprattutto, se c'è la volontà politica e la forza per garantire che la terra rimanga agli indios che lì vivono da sempre.

Nel corso degli ultimi 40 anni abbiamo visto terre dei popoli tribali protette. La più grande tribù d'indios dell'Amazzonia, gli Yanomami, sopravvivono perché 20 anni di campagna in loro favore ha assicurato la protezione delle loro terre sin dal 1992. Ed oggi essi restano fermamente Yanomami.

Il 25 aprile Colin Firth, l'attore britannico vincitore di un Academy Award (Oscar) come migliore attore protagonista del film Il discorso del re, che ha trascorso gran parte dell'infanzia in Nigeria, dove insegnava il padre, ha lanciato una grande campagna di Survival International con tanto di cortometraggio, invitando tutti a firmare una petizione che chiede al ministro della giustizia brasiliano José Eduardo Cardozo di inviare la polizia federale per tenere fuori dalle terre degli Awa i taglialegna, gli allevatori e i coloni.


Survival International ha detto che ci sono circa 360 sopravvissuti tra gli Awa, molti dei quali massacri brutalmente. Altri 100 di loro si ritiene siano nascosti nella foresta.


 Secondo il Brasile Indian National Foundation (FUNAI), sono circa 77 le tribù indigene isolate sparse in tutto il Rio delle Amazzoni. Solo 30 di questi gruppi sono stati localizzati.

I popoli indigeni rappresentano meno dell'uno per cento delle 191 milioni di persone che vivono in Brasile  e occupano il 12 per cento del territorio nazionale, soprattutto in Amazzonia.

Immagini: malct32.blogspot.com - huffingtonpost.co.uk

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