Si, il pianeta è in cattive acque ma intanto la NASA dice che...


Il Summit della Terra di Rio si sta avvicinando, e migliaia di persone si stanno preparando a questo importante appuntamento, che avrà luogo in uno dei momenti più difficili degli ultimi decenni, dal punto di vista economico e ambientale. Su quest'ultimo punto scienziati e ambientalisti, in base a quanto riportato dal Programma Ambientale delle Nazioni Unite, inviano un messaggio forte e chiaro a tutti quanti: il pianeta è in cattive acque.

Il rapporto mostra che il mondo ha compiuto progressi significativi solo su quattro dei 90 obiettivi ambientali più importanti concordati attraverso il processo delle Nazioni Unite. 


Le cose positive provengono dall'eliminazione di sostanze che impoveriscono lo strato di ozono, dal graduale abbassamento di piombo nella benzina, dal crescente accesso alle fonti di approvvigionamento idrico e l'incoraggaimento  sulla ricerca di fonti di inquinamento marino. 


Quanto a tutte le altre 86 questioni, tra le quali la protezione delle specie animali e vegetali, il frenare l'inquinamento marino e la conservazione delle risorse idriche - l'umanità ha ancora molto ma molto da fare.


"Se le tendenze attuali continueranno, se gli attuali modelli di produzione e di consumo delle risorse naturali prevarranno e non potranno essere invertite... allora i governi presiederanno a livelli di danni e degrado senza precedenti " ha detto in un comunicato Achim Steiner, Direttore Esecutivo dell'UNEP




Nel mentre si dibattono queste tristi verità dalla NASA giunge una notizia confortante: l'assottigliamento del ghiaccio marino potrebbe rallentare l'impatto del riscaldamento globale

I ricercatori della NASA dicono che un crescente numero di piante microscopiche alla fine potranno fornire all'Artico il ghiaccio che gli spetta. Le piante microscopiche potrebbero servire come soluzione  tassi sempre più elevati di CO2, uno dei maggiori contributori al riscaldamento globale. Il team di scienziati suggerisce che grandi quantità di fitoplancton,  recentemente scoperto, che cresce sotto il ghiaccio marino, potrebbe attirare grandi quantità di gas serra, magari limitando le potenziali conseguenze del riscaldamento globale.

Immagini: cbc.ca capitolcolumn.com/




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