Sudan: la drammatica realtà del popolo Nuba


Qui ogni giorno si combatte e si muore, si soffre e si decide in silenzio.

Questo accade in un territorio che amministrativamente appartiene al Sudan ma è conteso dagli indipendentisti.

Bombardamenti che si susseguono nei cieli, cupi antonov, aerei da trasporto di fabbricazione sovietica riconvertiti in bombardieri dal governo del Sudan, che sfrecciano veloci, mentre la gente terrorizzata scappa in cerca di un riparo e impotenti, in preda ad una rabbia senza confini, i soldati sparano in aria coi loro fucili senza nessuna speranza di abbattere quel carico di morte e distruzione destinato a provocare l'esodo, l'isolamento e la fame dei sopravissuti.

Dal giugno del 2011 l'aviazione di KHARTOUM martella senza tregua e duramente il South Kordofan, nel mirino ci sono i Nuba, un piccolo popolo con una grande storia alle spalle.

Nuba è un termine collettivo utilizzato qui per i popoli che abitano le montagne Nuba dello stato del Sud Kordofan, nel Sudan meridionale. I Nuba sono più popoli distinti e parlano lingue diverse. Le stime della popolazione Nuba ci dicono che sono un milione e mezzo ed abitano le omonime montagne. Un altro milione fa parte della diaspora concentrata tra Sudan, Australia, Stati Uniti e Canada. Sono in maggioranza musulmani con una minoranza cristiana ed animista. Questo poichè in passato il popolo, che ha alimentato il commercio degli schiavi, ha subito un processo forzato di arabizzazione e islamizzazione. Il loro territorionel Sud Kordofan è rimasto dal punto di vista politico e amministrativo sotto il tallone d'acciaio dell'odiato nord, nonostante il sangue versato.

Il referendum popolare in programma lo scorso anno per scegliere democraticamente l'indipendenza è stato rimandato chissà quando. Ed ai Nuba non è rimasto che imbracciare il fucile con il silenzioso appoggio del governo del Sud Sudan. Ad oggi, il controllo militare del territorio è saldamente nelle mani dell'esercito di liberazione, che gode del consenso popolare. Non c'è traccia dei soldati di KHARTOUM, ma proprio per questo il governo del Nord presieduto da Omar al-Bashir, si sente leggittimato a bombardare perchè ritiene che l'area sia occupata indebitamente dai ribelli.

In un territorio grande all'incirca come metà dell'Italia è in atto da più di una anno una grande crisi umanitaria. La situazione è molto grave. I continui bombardamenti non consentono alla gente di piantare e coltivare prodotti della terra. La fuga è l'unica via di salvezza. Ci sono quasi mezzo milione di profughi senza cibo, acqua e medicine perchè il governo di KHARTOUM ne impedisce la distribuzione. Nazioni Unite, Lega araba e Unione Africana stanno facendo inutilmente pressioni per creare un corridoio umanitario in cui far transitare gli aiuti. Dal punto di vista sanitario la situazione è drammatica, in quanto per tutta questa gente c'è solo un piccolo ospedale ed un unico medico specializzato.

Tutto questo fa pensare che il governo del Sudan stia conducendo una operazione di pulizia etnica con lo scopo di cancellare i Nuba.

Indovinate perchè tutto questo?

La zona è considerata un'area strategica perchè garantisce una grande produzione di greggio e il  Sudan del nord vuole impossessarsene senza intavolare alcuna negoziazione.

Teniamo gli occhi aperti su questa storia che si ripete.

Lo possiamo fare consultando questo sito, gestito da un americano che si è sposato con una donna del poolo Nuba: http://www.nubareports.org/

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