Barclays Bank: stop speculazione mercati materie prime

Barclays Bank ha fatto capire che sta considerando di tirarsi fuori della speculazione alimentare a causa del 'rischio reputazione".

La speculazione finanziaria nei mercati delle materie prime (frumento, mais e grano) e i picchi drammatici dei prezzi dei combustibili stanno spingendo i prodotti alimentari al di fuori della portata delle persone più povere del mondo.

E' quanto ha ammesso Rich Ricci,  il capo della banca d'investimento Barclays, alla Commissione parlamentare del Regno Unito sulle norme bancarie. "Se si è deciso di smettere il trading dei prodotti agricoli non è guidato dal regolamento. Ma è perché non si siede socialmente bene con la gran parte dei componente dei nostri clienti'.

Il Financial Times ha riferito che la banca britannica sta cercando di ritirarsi dal commercio di materie prime agricole per ricostruirsi la sua reputazione dopo una serie di scandali. Ciò è dettato da una revisione strategica del nuovo Chief Executive Antony Jenkins, che sta bloccando l'impatto reputazionale di ogni linea di business in cui Barclays opera.

Barclays è il più grande operatore del Regno Unito nei mercati delle materie prime degli alimenti. Si è stimato che nel periodo  nel 2010 e 2011 si è giunti a circa 500.000.000 di sterline (802.000.000 di dollari) di speculazione sui prezzi dei prodotti alimentari.

Molte banche europee (Austria’s Volksbanken, Germany’s Deutsche Bank, DekaBank and Landesbank Baden-Wuerttemberg ) hanno annunciato nei mesi scorsi che stanno ritirando quegli strumenti finanziari che

permettono agli investitori di speculare sui prezzi dei prodotti alimentari a causa delle forti preoccupazioni di reputazione e alle pressioni esercitate da parte di molti attivisti.

Immagine: lythyum.com




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