Requiem di quello che è diventato l'uomo oggi



Tra negazionismo, qualunquismo, global weirding e scienza convenzionale non ci si raccapezza più nulla circa i cambiamenti climatici. Il susseguirsi delle stagioni fuori rotta, i ghiacciai polari artici che si sciolgono, non si sciolgono, non si sa bene, la siccità che avanza... Viviamo ormai sulla nostra pelle l'alternarsi repentino di anomale condizioni meteorologiche, che variano da temperature calde a fredde nel giro di poche ore. Non ci sono più le stagioni di una volta! E' ovvio che qualcosa sta accadendo!

Il nostro pianeta si è buscato una bella broncopolmonite, starnutisce, piange, ha la febbre e non ha ancora trovato il rimedio giusto per guarire.

Ma cosa può fare la Scienza d'innanzi ad un cambiamento climatico di così vaste proporzioni che colpisce tutti i punti cardinali del pianeta, creando tragedie su tragedie, esodo di popoli da terre sempre più inospitali e malanni difficili da sconfiggere. L'aria avvelenata delle grandi città; la plastica nei canali, nei fiumi, negli oceani ingerita dalle creature del mondo marino che prima o poi finiscono arrosto nei nostri piatti; rifiuti tossici ovunque; insetti, volatili e piccoli animali che sloggiano dai loro usuali habitat trasferendosi verso climi più freddi per ritrovare una nuova condizione di vita.

Cosa può fare la Scienza?

Cosa possiamo fare noi uomini ormai preda d'isterismi collettivi, timorosi, angosciati...
Cominciamo col farci del male prendendocela col nostro prossimo e organizzando proteste, sommosse, rivoluzioni...

Anche il cibo quotidiano comincia con lo scarseggiare e non ci fidiamo più di noi stessi. I nostri bisogni oggi non valgono più nulla. Siamo ormai tutti in balia dei mercati, della speculazione sulle materie prime finanziate dalle grandi corporazioni.

Forse costoro pensano che vivranno meglio avendo a disposizione più quantità di cibo mentre gran parte della popolazione mondiale si arrabatta come può? Poveri illusi se pensano questo!

Qui sta andando tutto a rotoli.

Ma dov'è l'uomo giudizioso, giusto, compassionevole, solidale? Dov'è l'uomo degno di chiamarsi così?

Dov'è l'emulo di quell'extracomunitario che qualche settimana fa si è gettato in un canale d'irrigazione per salvare tre vite umane? Dov'è l'emulo del carabiniere di quartiere di Lodi, tanto amato dalla gente,  che ha perso la vita mentre svolgeva le sue funzioni? Dov'è il George Lucas di turno, che a quanto si dice, avrebbe intenzione di usare i proventi della vendita della Lucasfilm per finanziare progetti educativi?

L'egoismo, l'avidità, l'iniquità han preso il sopravvento ormai.

Ma statene certi, quelli che patiscono la fame, che non hanno un lavoro, che non hanno un luogo sicuro dove vivere non staranno ancora per molto a guardare! Si ribelleranno, si armeranno di forconi e andranno a cercare coloro che oggi dettano legge e costoro, per salvarsi, cercheranno riparo chissà dove, magari dirigendosi spontaneamente in quei luoghi più confacenti a quello che sono diventati...

Li ritroveremo tutti nei bidoni della spazzatura, nel loro ambiente naturale, sporchi e  avvolti nel sudiciume dei rifiuti del mondo...

Immagine: www.riviera24.it/




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