La pirateria nell'Oceano Indiano impedisce le previsioni meteorologiche


Oltre agli attacchi  a bordo delle navi mercantili nel Golfo di Aden e nell'Oceano Indiano, che quest'anno, per fortuna, con l'ausilio delle guardie di sicurezza armate sulle navi e il maggior pattugliamento delle forze  antipirateria è sceso dell'81 per cento (quest'anno solo 34 attacchi da parte dei pirati somali a fronte di 176 attacchi in tutto l'anno scorso), la pirateria sta ostacolando anche la raccolta delle temperature superficiali dell'acqua che danno la possibilità di prevedere molto in anticipo fenomeni quali siccità, inondazioni, elevate o basse nei diversi mesi, informazioni che danno un sostanziale contributo alle attività socio-economiche di un paese.

Difatti, diverse agenzie internazionali di  previsioni meteorologiche non sono riuscite a prevedere lo IOD, noto anche come il Nino indiano, cioè è un'oscillazione irregolare delle temperature di superficie marine la cui fase negativa determina le condizioni opposte, cioè con l'acqua più calda e una maggiore precipitazione nell'Oceano Indiano orientale e condizioni più fredde e secche sul versante occidentale. Lo IOD è un fattore importante che incide sul modello monsoni in India.

Cambiamenti delle condizioni del sottosuolo nell'Oceano Indiano occidentale sono un contributo fondamentale per la previsione di eventi come lo IOD e il sistema dei monsoni.

Purtroppo, per la prima volta in sette anni, varie agenzie internazionali e modelli di previsione del clima hanno fallito nel prevedere lo IOD. E  il meteorologo giapponese Toshio Yamagata ne spiega il motivo:

"Nel 2012, la maggior parte delle agenzie di previsioni del tempo in tutto il mondo non sono riuscite a predire correttamente lo IOD, noto anche come il Nino indiano, cioè è un'oscillazione irregolare delle temperature delle superficie marine. Nel mese di aprile, era stato previsto che fosse negativo, grazie al quale era stata prevista una siccità per l'India. Lo IOD era stato previsto per essere negativo basato solo sulla temperatura superficiale del mare, ma ci è stato impossibile verificare le condizioni del sottosuolo oceanico a causa del problema della pirateria nella regione".

L'India dipende dalle agenzie globali per la previsione di El Nino e i fenomeni come The Indian Ocean Dipole (IOD). I cambiamenti delle condizioni del sottosuolo nell'Oceano Indiano occidentale sono un contributo fondamentale per la previsione di eventi quale lo IOD e il sistema dei monsoni. Le osservazioni oceaniche sono importanti nel predire monsoni.

Lo IOD colpisce anche la forza dei monsoni sul subcontinente indiano. Un IOD positivo significativo si è verificato nel 1997-8, ed un altro nel 2006. Lo IOD è un aspetto del ciclo generale del clima globale, che  interagisce con i fenomeni simili al El Niño-Southern Oscillation (ENSO) in the Pacific Ocean.

Il fenomeno IOD è stato identificato da ricercatori del clima nel 1999. Tuttavia, prove da barriere coralline fossili dimostra che la IOD esiste da almeno dalla metà del periodo dell'Olocene, 6500 anni fa.

Immagine: indianweatherforecast.com


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