Blue economy: a che punto siamo ?


"Tutti noi abbiamo nelle nostre vene la percentuale esatta stesso di sale nel sangue che esiste nell'oceano, e, quindi, abbiamo il sale nel nostro sangue, nel nostro sudore, nelle nostre lacrime. Siamo legati a l'oceano. E quando si torna al mare ... stiamo tornando da dove siamo venuti ".

- John F. Kennedy, Newport, Rhode Island, settembre 1962

L'oceano è parte integrante della nostra società. In America, più della metà della popolazione vive sulle coste, che, esclusa l'Alaska, costituisce meno del 20 per cento del territorio degli Stati Uniti, ma con una densità media della popolazione cinque volte superiore rispetto alle regioni interne.

La natura quindi è la nostra più grande fonte di ispirazione in cui tutti i concetti sono supportati dalle leggi della natura e della fisica. La Blue economy giocherà quindi un ruolo assai importante nel sostenere i nostri oceani.

Oceano uguale Blue economy

Gli oceani sono fonte d'ispirazione della Blue economy, il trend ambientalista, definito proprio così dal suo ideatore l'economista belga e imprenditore Gunter Pauli. La blue economy  è un modo di fare business nel mondo di domani - unendo redditività, sostenibilità e conoscenza scientifica. Le innovazioni con questi nuovi concetti (trend ambientalista), coprono l'intera gamma di attività industriali, dall'energia al settore minerario, dalla medicina al settore bancario, tutto questo ispirato dalla scienza e dalla biometria.

Economicamente parlando la blue economy è un modello di business a livello globale dedicato alla creazione di un ecosistema sostenibile grazie alla trasformazione di sostanze precedentemente sprecate, in merce redditizia.

Nei Paesi insulari e costieri dell' Asia: Bangladesh, Sri Lanka, Corea, la “blue economy” si va man mano diffondendo.

I paesi sulle fasce costiere e le isole restano in prima linea nella difesa della Blue economy perchè gli oceani hanno un ruolo importante da svolgere nel futuro dell'umanità ed offre un approccio allo sviluppo sostenibile più adatto alle situazioni locali, a vincoli e sfide.  

Gli oceani coprono il 72% del nostro pianeta e costituiscono più del 95% della biosfera.

La vita ha avuto origine negli oceani e continua a sostenerci da sempre. La vita marina e degli oceani continua a sostenere vite umane, generando ossigeno, assorbendo anidride carbonica, riciclando nutrienti e regolando il clima globale.
Per questo motivo nella Blue economy l'idrografia si è rivelata assai importante per il ruolo che con essa si giocherà nel sostenere i nostri oceani.

Una prospettiva semplicistica del concetto di Blue Economy è che la natura opera olisticamente come sistema, e che se emulati questi sistemi, economicamente aprono nuove opportunità di innovazione e imprenditorialità sociale, risolvono la maggior parte dei problemi del mondo dove i prodotti di base delle economie hanno fallito. Il ciclo dei sistemi dell'acqua della Terra sulle acque interne e gli oceani del mondo, costituiscono i fuochi di idrografia.

La definizione della International Hydrographic Organization sull'idrografia posiziona chiaramente la disciplina come un importante contributo per la Blue Economy: l'idrografia è una branca della geografia fisica che studia l'origine e l'evoluzione delle acque superficiali e la loro azione sul paesaggio terrestre.
Nelle scienze applicate si occupa della misurazione e la descrizione delle caratteristiche fisiche degli oceani, dei mari, delle zone costiere, dei laghi e dei fiumi, con la previsione anche del loro cambiamento nel corso del tempo. Lo scopo primario va a vantaggioo della sicurezza della navigazione e al sostegno di tutte le altre attività marine, tra cui lo sviluppo economico, la sicurezza e la difesa, la ricerca scientifica e la tutela dell'ambiente.

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Immagini: ecosistemaurbano.org - www.imacsindonesia.com/

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