Ondata di calore: trappola mortale a Karachi
Questo è quel che accade a Karachi, Pakistan, dove un'ondata di caldo eccezionale sta facendo diventare i centri urbani trappole mortali.
Esperti come Qamaruz Zaman Chaudhry, autore del primo National Climate Change Policy del Pakistan, ritiene che l'ondata di caldo a Karachi, capitale del Sindh, la quale ha causato sinora oltre 1.000 vittime, è "una delle manifestazioni del cambiamento climatico". Altri hanno sottolineato il fatto che la città soffre particolarmente l'effetto "isola di calore urbana" (urban heat island: (UHI), che ha trasformato la città in una fornace, e questo è il motivo alla base di un così elevato numero di vittime.
Isola di calore è definito come l'aumento della temperatura di ogni zona artificiale, con conseguenze ben definite, distinto in ‘warm island’ tra il ‘cool sea' rappresentato dalla bassa temperatura dell'area nelle vicinanze del paesaggio naturale.
La situazione a Karachi è una lezione per le città indiane, molte delle quali sono diventate isole di calore urbane grazie ad una urbanizzazione avventata (e qui approvo da sempre le filippiche del nostro Adriano Celentano). Strutture artificiali che opprimono le nostre città assorbono la radiazione solare durante il giorno, formando, su di esse, una cupola di aria calda. Non c'è tregua neppure dopo il tramonto perché gli edifici formano una "struttura a baldacchino che blocca il calore di diffusione nell'atmosfera superiore".
Insieme alle strutture in calcestruzzo, l'accumulo di calore aumenta a causa delle apparecchiature elettriche e delle emissioni dei veicoli. Questo accumulo di calore avviene anche a causa della distruzione dei "dissipatori di calore": laghi, zone sabbiose, terreni incolti e macchia. Gli scienziati prevedono che le ondate di calore urbano andranno ad aumentare di frequenza e intensità come le città crescono.
"Mentre l'effetto UHI potrebbe essere uno dei fattori per l'elevato numero di morti a Karachi, ad aggravare il problema c'è la mancanza della fornitura di acqua e di rifugi" e
lo scorso mese questa mancanza di prevenzione è costata oltre 2000 vittime in India, sottolinea l'intervistato da Hindustantimes.com
Immagini: www.brecorder.com- www.greenroofs.com
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