Stephen Hawking, il profeta del Terzo Millennio


In un discorso di un'ora che ha tenuto nella Oxford University Union, il celebre fisico Stephen Hawking, ha rivelato che la Terra avrà solo 1.000 anni per pianificare l'evacuazione a fronte di un potenziale evento di estinzione. Hawking non è un profeta dell'Antico Testamento ma certamente lo è del Terzo Millennio, visto la sua singolare esperienza terrena.

Tra noi umani è una delle menti più fervide oggi in circolazione. Un fisico e cosmologo di fama mondiale.

Durante la sua interessante chiacchierata, Hawking, con la caratteristica voce robotica che lo contraddistingue, ha detto al pubblico che la fine catastrofica della Terra può essere accelerata solo dal genere umano, il quale continua a divorare impunemente le risorse del pianeta a tassi insostenibili. Se poi l'umanità dovesse sopravvivere all'ascesa dell'intelligenza artificiale, la quale potrebbe diventare la "cosa peggiore che possa accadere per l'umanità se non è correttamente gestita", se dovesse  sopravvivere alle devastazioni del cambiamento climatico e alla minaccia del terrorismo nucleare nel prossimo secolo, non significa che la Terra sia salva. Egli ritiene che rimanendo di più sulla Terra l'umanità si pone al grande rischio di incontrare un'altra estinzione di massa.


 Il suo ampio discorso ha toccato le origini dell'universo e la teoria della relatività di Einstein, così come la creazione dell'umanità e Dio.

Al grande fisico britannico erano stati dati appena 2 anni di vita quando ne aveva 21. Gli venne diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una grave malattia neurodegenerativa, che lo portò presto alla paralisi ed oggi a 74 anni è ancora bramoso di sapere. Durante la conversazione ha anche dissertato della "M-theory",  la teoria del tutto che combina matematicamente le cinque teorie delle superstringhe e la supergravità ad 11 dimensioni, nonché le quattro interazioni fondamentali. Collegate alla teoria sono anche l'idea del mondo-brana e del multiverso.

Anche se le sfide da affrontare sono immense, sostiene Hawking, si tratta di un "tempo glorioso da vivere facendo ricerca in fisica teorica".

"Dobbiamo ... continuare ad andare nello spazio per il futuro dell'umanità",  lasciare il pianeta alle spalle è la nostra migliore speranza per la sopravvivenza." Ha poi suggerito  all'umanità un limite di tempo di 1000 anni per trovare un altro pianeta da colonizzare.

Dal 2009, la NASA è stato a caccia di pianeti simili alla Terra con il potenziale per la colonizzazione umana.I ricercatori hanno scoperto più di 4.600 pianeti "candidati" ed altri 2.300 o giù di lì pianeti confermati.

Secondo la NASA il primo pianeta extrasolare in orbita intorno a un'altra stella come il nostro Sole è stato scoperto nel 1995. "Pianeti extrasolari, in particolare di piccole dimensioni, appartenevano al regno della fantascienza appena 21 anni fa. Oggi, e migliaia di scoperte successive, gli astronomi sono sul punto di trovare qualcosa che molte persone hanno sognato per migliaia di anni."

Prima di avere la possibilità di trasferirci, ha detto Hawking, è necessario risolvere la potenziale minaccia creata dalla tecnologia. Man mano che l'intelligenza artificiale diventa più avanzata potrebbe portare pericoli con "armi autonome potenti, o nuovi modi di oppressione di pochi per i molti".  

"Credo che lo sviluppo di una piena intelligenza artificiale potrebbe significare la fine della razza umana", disse Hawking alla BBC in un'intervista del 2014. Sebbene Hawking pensa che la tecnologia ha la capacità di garantire la sopravvivenza del genere umano, le dichiarazioni precedenti suggeriscono che il cosmologo è consapevole di quale potenziale minaccia essa rappresenti. Quando si tratta di discutere tale minaccia, Hawking è inconfondibilmente più ombroso.

Immagine: news.sky.com - www.economist.com



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