Venti di guerra soffiano minacciosi sulla penisola coreana

Seppure la speranza che si eviti un brutto conflitto sia sempre presente, specie se si desse retta alla ragione, per quanto sta succedendo nel sud-est asiatico, i venti di guerra soffiano minacciosi sulla penisola coreana, adesso che la portaerei nucleare Carl Vinson è giunta nelle vicinanze, formalmente impiegata in esercitazioni con la Corea del Sud per contrastare una serie di minacce di distruzione provenienti dalla Corea del Nord, la quale, mantenendo alta la tensione con Whashington, afferma che la sua forza nucleare sarà sempre "al massimo" e in modo "consecutivo e successivo in qualsiasi momento" di fronte a ciò che definisce l'aggressione e l'isteria statunitense, facendo intendere che continuerà i suoi test sulle armi nucleari, pur se l'ultimo lancio dal sito di Pukchang sia stato un fiasco: " Il missile non ha lasciato il territorio della Corea del Nord " ha detto il comandante Dave Benham, portavoce dell' US Pacific Command (PACOM). Nei test passati hanno visto missili lanciati in mare al largo della costa orientale del paese.

Donald Trump, dal canto suo, considera possibile un "grande conflitto" con la Corea del Nord, sebbene la Cina si stia spendendo per una operazione diplomatica con l'intento di  arrivare ad una soluzione di pace e non di guerra.

Intanto l'amministrazione americana ha rassicurato la Corea del Sud, dopo che il presidente Trump aveva dichiarato che Seul pagherà il costo di un sistema avanzato di difesa missilistica dal costo di 1 miliardo di dollari: si tratta del THAAD (Terminal High-Altitude Area Defence) installato mercoledì scorso a Seongju, Corea del Sud, una 
decisione che sta incontrando una forte opposizione da parte dei residenti locali e la Cina, teme che potrebbe essere utilizzata contro il proprio esercito. Le proteste sono scoppiate dopo che i camion americani avevano trasportato diversi componenti del THAAD in una zona agricola, in un'operazione notturna, nonostante una valutazione ambientale del sito non sia stata ancora completata. Il THAAD fa protestare anche la Cina, che teme che il potente radar possa penetrare nel suo territorio compromettendo la sicurezza regionale e dei residenti della zona in cui viene impiegato, preoccupati d'essere un obiettivo per i missili nordcoreani.


Immagine: wikipedia.org

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