Clima: la discussione continua...


I negoziati sul clima, che si erano aperti con l'intento di trovare gli ultimi dettagli dell'accordo di Parigi sul clima, si chiudono con l'amministrazione Trump che va da una parte e il resto del mondo da un'altra. La conferenza mondiale sul clima di Bonn si è conclusa in modo molto simile a come era iniziata, con l'amministrazione Trump che rafforza i combustibili tradizionali come il carbone e il gas, separandosi da gran parte del mondo.

I manifestanti cantando e recitando slogan hanno affermato che il sostegno al potere del carbone va contro la spinta dei colloqui incentrati sulla promozione delle energie rinnovabili e della tecnologia del XXI secolo. Il risultato é stato una fondamentale disconnessione al raduno di Bonn, in Germania.

"La California non sta aspettando Trump", ha detto il governatore Jerry Brown ad alcuni dei 20.000 partecipanti. "Non stiamo aspettando tutti i negazionisti, ci stiamo impegnando a fare tutto il possibile per andare dalla parte della natura invece di combatterla, per affrontare la sfida del cambiamento climatico in un modo reale".

In teoria, forse qualcosa di nuovo si é avvertito nell'aria sempre più bigia che avvolge il  nostro clima. All'inizio di quest'anno, l'economista premio Nobel Joseph Stiglitz e l'ex economista capo della Banca mondiale Nicholas Stern hanno affermato che, al fine di frenare l'inquinamento distruttivo dall'anidride carbonica, i paesi dovrebbero attuare una tassa sul carbonio di 40 dollari per tonnellata entro il 2020, che salirà sino a 100  per  tonnellata nel decennio successivo.

Beh, l'idea non é del tutto peregrina, bisognerebbe sedersi a tavolino e fare due conti come si deve, tenendo conto del parere di quelli che dovranno pagare la tassa, ovviamente!
 

Immagine: www.foreignbrief.com


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