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Cambiamento climatico: energia decarbonizzata o adattamento climatico?

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  Il cambiamento climatico è costoso. Cosa dovrebbe pagare il mondo per combatterlo? Al COP26 di questo mese, si è capito che affrontare il cambiamento climatico sarà costoso. Fare il salto verso l'energia decarbonizzata ha costi enormi.  Ma costa lo stesso molto adattarsi a un pianeta in fase di riscaldamento che scatena incendi, tempeste e ondate di calore più letali. Nel frattempo, molte delle comunità che stanno già subendo il peso dei disastri climatici sono tra quelle meno attrezzate per pagare il conto. Ciò significa che la "finanza per il clima", il denaro necessario sia per combattere il cambiamento climatico che per cercare di adeguarsi ad esso, è sempre più al centro dell'attenzione. E questa situazione sta rivelando le disuguaglianze globali sottostanti che rendono l'azione collettiva per il clima molto impegnativa. Alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, i delegati di Africa, Asia e America Latina hanno rimproverato i paesi

Grazie a Obama aumenta il Green Climate Fund

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I Paesi in via di sviluppo vedono nel Green Climate Fund un aiuto per quei paesi che hanno fatto il minimo per provocare i cambiamenti climatici e che ne soffrono più di altri che invece, per anni, hanno inquinato il pianeta a spron battuto. E' questo il valore simbolico del Green Climate Fund. Infatti, esso è stato costituito per essere la principale fonte di finanziamento nell'aiutare i paesi in via di sviluppo a tagliare le proprie emissioni di gas serra, o un piano per il futuro del cambiamento climatico. In termini pratici, potrebbe significare investimenti nelle solar farms, o costruzione di fortificazioni, barriere per non patire l'aumento del livello dei mari, o ricerca sulle colture. Nel discorso pronunciato  all'università di Queensland di Brisbane, Australia, dove si aprono nella giornata odierna i lavori del G20 , il presidente Obama, riferendosi alla minaccia dei cambiamenti climatici e la necessità di agire per contrastarla, ha annunciato che gli

Durban: un barlume di speranza per il Fondo verde sul clima

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Dal nostro inviato a Durban John Keyman Anche se non ci sono i presupposti per dare seguito alla proroga del Protocollo di Kyoto, qui a Durban ci si avvia alla conclusione della 17 ° Conferenza delle Parti (COP17) della convenzione quadro delle Nazioni Unite 'sui cambiamenti climatici (UNFCCC), che registrano già da martedì colloqui ad alto livello per tentare di superare le differenze su questioni importanti rimaste impantanate. Purtuttavia, un barlume di speranza aleggia sulla realizzazione del Fondo verde per il clima. I colloqui ad alto livello sono concentrati su due questioni spinose lasciate irrisolte nel corso dei colloqui preliminari,  e che sono il periodo di impegno ai sensi del protocollo di Kyoto e l'istituzione del GCF (Green Climate Fund), il fondo verde per il clima. In un discorso ai delegati, il Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon ha invitato la comunità internazionale a "mantenere l'impulso" nella lotta contro il cambiamento cli