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La storia della vita sulla Terra in tre parole...

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Molte persone non hanno idea dello scorrere del tempo attraverso i grandi eventi della storia della vita sul nostro pianeta, per cui ritengo molto interessante proporvi una semplificazione, con un esempio davvero calzante, della storia della vita sulla Terra raccontata dal mitico P iero Angela , conduttore del noto programma RAI Superquark, trasmesso lo scorso giovedì. La parte iniziale della storia della vita sulla Terra è stata molto ma molto lenta. Quasi niente è cambiato per miliardi di anni.   Poi, man mano che le forme viventi sono diventate più complesse, si è verificata un'accelerazione sempre più crescente, che alla fine, con l'arrivo dell'uomo, è diventata frenetica. Ora, tutto diventa più chiaro se si paragonano i 3 miliardi e 800 milioni di anni della storia della vita sulla Terra ai giorni di un calendario. Se si pone come partenza dalle prime forme batteriche il 1 gennaio e il mondo di oggi alla mezzanotte del 31 dicembre , ecco come viene

Alla ricerca di energie future

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Alla ricerca di energie future sarà un tema  che tratteremo su "Il professor Echos", e lo faremo con più interesse, poiché il tema energetico é quello su cui l'uomo non smetterà mai  di cercare. Purché ci allontani sempre di più dai combustibili fossili! Nel futuro, quello che ci servirà per vivere, che non DEVE DIVENTARE però PREZIOSO,  sarà la sola aria che respiriamo . Entro il 2050, un terzo dell'energia mondiale dovrà provenire da fonti rinnovabili, come il sole e il vento. A pensarla così sono nientepodimeno che British Petroleum (BP) e Shell e non organizzazioni ambientaliste. Forse in Islanda, che genera il 100 per cento della sua energia da fonti rinnovabili, la statistica non dice niente, ma sono molti i paesi del mondo che dipendono ancora e troppo dai combustibili fossili... e questo rende vano tutto il resto. Bisogna occhieggiare l'energia del domani con uno sguardo diverso, non concentrato sul solito tornaconto, bensì sulla qualità dell'

Trovati batteri nella ​​media e alta troposfera che possono condizionare il meteo

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I ricercatori del  Georgia Institute of Technology   hanno scoperto un numero significativo di microrganismi viventi, soprattutto batteri, nella media e alta troposfera  (quella sezione dell'atmosfera circa quattro a sei miglia sopra la superficie della Terra)  con tecniche genomiche. I microrganismi sono state evidenziate in campioni di aria ottenuti nell'ambito del programma  NASA’s Genesis and Rapid Intensification Process (GRIP) per esaminare masse d'aria a bassa e ad alta quota legate alle tempeste tropicali. Secondo un comunicato stampa del Georgia Institute of Technology, il campionamento è stato condotto da un jet DC-8 della NASA sia sulla terraferma che in mare. La notizia rilasciata dice che il campionamento si è verificato prima, durante e dopo gli uragani Earl e Karl del 2010. Secondo la rivista  Proceedings of the National Academy of Sciences  è la prima volta che uno studio documenta la presenza di microrganismi in quella zona del cielo. Grandi quant

BACSIN: ripulire con batteri spazzini i luoghi contaminati

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Sono stati utilizzati nel Golfo del Messico dopo la fuoriuscita del petrolio della BP al largo delle coste della Louisiana. L'acronimo è  BACSIN ( Bacterial abiotic cellular stress and survival improvement network ), i batteri spazzini, il cui utilizzo è la ripulitura dei terreni contaminati largamente praticata nel trattamento delle fuoriuscite di petrolio, impianti chimici abbandonati, basi militari dismesse e molti altri problemi simili. Questo progetto, lanciato dalla Ue e  coordinato dall'Università di Losanna, mira a migliorare l'efficacia di batteri utilizzati nel trattamento e prevenzione di inquinamento ambientale. Non potendo "spruzzare" i batteri, i ricercatori hanno scoperto alcune piante che offrono un ambiente ideale per  far proliferare i microrganismi "spazzini". Una tecnica che ora è in fase di test direttamente sul campo.     Immagine :  ilgiornale.it            

Da oggi, la vita artificiale è più vicina...

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E' una scoperta strepitosa, una svolta epocale, in perfetta sintonia con ciò che il secolo XXI   rappresenta: la vita artificiale . Se la scoperta viene convalidata sarebbe il primo passo verso una possibile vita artificiale. Costruita in laboratorio la prima cellula artificiale autoreplicante, capace cioè di riprodursi come le cellule normali.  L'annuncio arriva dall 'Hastings Center , il laboratorio che è sempre stato in prima linea nella ricerca interdisciplinare sulle questioni etiche della tecnologia emergente. Questa sensazionale scoperta si deve soprattutto al  J Craig Venter Group , che fa capo a Craig Venter, il genetista già autore della prima mappa del DNA umano.  La cellula (batterica) sintetica è controllata da un DNA sintetico ma è in grado di moltiplicarsi  come qualsiasi altra cellula vivente. E' uno strumento che ci potrà permettere in un futuro non troppo lontano di fabbricare in serie batteri utili all'uomo, come microrganismi con un DN