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Le nostre future scelte dietetiche

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Per combattere le emissioni inquinanti cambierà il nostro modo di mangiare Un nuovo studio sostiene che le emissioni annue globali di carbonio provenienti dall' agricoltura, possono essere ridotte fino al 50-90% entro il 2030. Tra le riforme raccomandate, che vanno a cambiare i nostri modelli di consumo alimentare, si potrebbe eliminare l'equivalente di 2.150 milioni di tonnellate di anidride carbonica. L' agricoltura rappresenta circa un quinto delle emissioni di gas serra del mondo, prendendo in considerazione l'intero ciclo produttivo che è necessario per portare il cibo nel piatto, quindi parliamo di deforestazione per fare spazio a terra, di trasporto di carne e verdure e l'utilizzo del petrolio per la produzione di fertilizzante. Il nuovo rapporto, pubblicato da Climate and Land Use Alliance , esamina questi e altri problemi in tutto il mondo, individuando quelle che considera le migliori opportunità per mitigare i cambiamenti climatici.

Biocarburante dalle alghe: la strada da seguire

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Dal Brasile agli Usa , passando anche per  Venezia, si moltiplicano i progetti che utilizzano le alghe per produrre biocarburanti ecocompatibili.   Un team di ricercatori presso il Rochester Institute of Technology di New York sta utilizzando le  alghe che crescono negli impianti di trattamento delle acque di scarico, estraendone i composti chimici più inquinanti, per ricavarne un biocarburante in grado di ridurre l'inquinamento dei gas di scarico e ripulire le acque da batteri e tossine. Le alghe in questione sono organismi unicellulari, che hanno le caratteristiche giuste per produrre il carburante.   " È dimostrato che le alghe hanno un alta capacità di bioremediation, in particolare verso composti tossici come nitrati e nitriti di cui i nostri fiumi sono pieni e che utilizzano per crescere – spiega Guido Bordignon , ricercatore dell’università Ca’ Foscari di Venezia, appena tornato dall’Antartide, dove si è recato “a caccia” di nuove alghe da studiare. Quest

Fosforo: il futuro dell'agricoltura è in pericolo

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La vita delle piante ha bisogno di molti elementi nutritivi che trova nel terreno e che assorbe disciolti dall'acqua. Di questi elementi, in quantita rilevante, troviamo azoto, fosforo, potassio e calcio. Altri minerali, quali ferro, manganese, zinco e rame sono sufficienti in tracce.  L'uomo, con il raccolto allontana la pianta dalla terra, cosicchè tutte le sostanze assorbite dall'organismo vegetale vengono sottratte ad essa, che ogni anno, con le colture, s'impoverisce degli elementi più importanti, che verranno poi reintegrati dal terreno per renderlo disponibile a nuove colture, aumentandone il grado di fertilità con la concimazione. Il fosforo è un elemento importante nell'organismo umano per il metabolismo di grassi, carboidrati e proteine ma è altresì un ingrediente fondamentale per i fertilizzanti, i pesticidi, i detersivi ed altri prodotti chimici industriali e domestici.  La maggior parte dei depositi di fosforo naturale proviene da scheletri di