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Visualizzazione dei post con l'etichetta pianeta

Temperature roventi nella Death Valley, in California

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In America fa dannatamente caldo. La Death Valley, in California, il luogo più caldo, secco e più basso del paese, ha registrato una temperatura di 130 gradi Fahrenheit (54,4 gradi Celsius) venerdì, una delle temperature più calde mai registrate in modo affidabile sul pianeta. Il National Weather Service ha riportato la temperatura rovente del parco venerdì, aggiungendo che c'era una possibilità su quattro che la Death Valley raggiungesse nuovamente i 130 gradi Fahrenheit ( 54,4 gradi Celsius) sia sabato che domenica. A partire dalle 12:00 di sabato, l'agenzia ha affermato che nella Death Valley c'erano già 123 gradi Fahrenheit (50,6 gradi Celsius). “ Queste temperature estreme non sono uno scherzo! Fai attenzione prima di uscire all'aperto questo fine settimana. Non mettere in pericolo te stesso, né i primi soccorritori !” Lo ha detto sabato su Twitter l' ufficio del National Weather Service di Las Vegas . La lettura della temperatura selvaggia e allarmante della D

Brasile: non toccate le foreste, lasciamo respirare il pianeta

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Il gran caldo che avvolge buona parte del pianeta è solo un esempio di come si possa vivere in codesto stato. E se lo foreste, le grandi foreste, non possono svolgere il loro abituale lavoro naturale, che è quello di far respirare il pianeta mitigando le condizioni climatiche... allora sono guai seri per tutti.  Infatti, secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change che ha esaminato i costi del   backtracking  politico nella governance ambientale, il Brasile sta abbandonando le politiche di controllo della deforestazione e presta il sostegno politico alle pratiche agricole che renderanno "impossibile" raggiungere gli obiettivi climatici gliobali Un team di dieci ricercatori brasiliani scrive che i cambiamenti guidati dal presidente Michel Temer in una lotta per mantenere il potere ed evitare di rispondere alle accuse di corruzione, rendono sempre più improbabile che il Brasile raggiunga gli impegni di riduzione del carbonio promessi nell'accordo sul cl

Stephen Hawking, il profeta del Terzo Millennio

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In un discorso di un'ora che ha tenuto nella Oxford University Union, il celebre fisico Stephen Hawking , ha rivelato che la Terra avrà solo 1.000 anni per pianificare l'evacuazione a fronte di un potenziale evento di estinzione. Hawking non è un profeta dell' Antico Testamento ma certamente lo è del Terzo Millennio , visto la sua singolare esperienza terrena. Tra noi umani è una delle menti più fervide oggi in circolazione. Un fisico e cosmologo di fama mondiale. Durante la sua interessante chiacchierata, Hawking, con la caratteristica voce robotica che lo contraddistingue, ha detto al pubblico che l a fine catastrofica della Terra può essere accelerata solo dal genere umano, il quale continua a divorare impunemente le risorse del pianeta a tassi insostenibili. Se poi l'umanità dovesse sopravvivere all'ascesa dell' intelligenza artificiale , la quale potrebbe diventare la "cosa peggiore che possa accadere per l'umanità se non è corrett

Kepler 452B, il pianeta che ci sta mettendo sulla buona strada

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Siamo soli nell'Universo? La domanda che ha afflitto sempre pensatori, scienziati, mistici, luminari di tutti i tempi, a cui nessuno però ha mai dato una risposta. E se fossimo soli davvero?!  SI. Si, siamo sempre stati soli nell'Universo. La razza umana è sempre stata sola. E se il nuovo pianeta di cui ora parleremo avesse già avuto la vita; e se prima di esso un altro pianeta lontano aveva avuto la vita... fino a che la vita non è diventata più possibile (alte temperature, ribollimento degli oceani, effetto serra megalattico, cataclismi uno dietro l'altro...)... Ora è il turno della Terra, che un giorno lontano (sperando che l'uomo non combini troppi casini per anticiparlo) , sposterà la vita su un altro pianeta... in una mitica staffetta interspaziale in cui solo la vita prende il testimone, perché il pianeta, che sino a quel momento aveva reso possibile la vita, allo stadio raggiunto, non è più in grado di farlo. Ma torniamo a noi. Grazie al tele

Plutone, il fascino dell'ultimo pianeta esplorato dall'uomo

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Con questa missione l'agenzia spaziale americana Nasa segna la conclusione dell'esplorazione del sistema solare, avendone esplorato ogni pianeta a partire da Venere nel 1962. New Horizons, la sonda grande all'incirca come un pianoforte a coda, ha percorso la distanza di tre miliardi miglia ad una velocità di oltre 58.000 km/h, risultando essere la più veloce imbarcazione spaziale a lasciare la Terra e mettendoci più di nove anni per raggiungere Plutone. Nel suo straordinario viaggio New Horizons ha portato con sé le ceneri dell' astronomo Clyde Tombaugh, che lo ha scoperto nel 1930. Quando la missione è stata avviata nel gennaio 2006, l'obiettivo era quello di raggiungere il più esterno della famiglia dei nove pianeti del sistema solare. Sette mesi dopo il viaggio epico della sonda, gli astronomi internazionali hanno classificato Plutone un "pianeta nano". Ma nonostante le sue piccole dimensioni - appena due terzi del diametro della Luna della Te

Ambiente: ora, bisogna soltanto agire

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A parlare con troppa enfasi delle malformazioni ambientali che stanno compromettendo gravemente i meccanismi del nostro pianeta, si rischia di passare per fanatici e disfattisti.  Tuttavia, non è il caso del sottoscritto, che scrive di queste cose da 10 anni, consapevole che non ci si può privare di colpo di tutte quelle comodità (consumo sfrenato di tutto ciò che è plastica, congegni elettronici, spreco d'acqua, inquinamento del suolo... ) a cui siamo abituati (uso indiscriminato di combustibili fossili, maggiormente). Ora, però, bisogna soltanto agire, agire globalmente per tentare di salvare il nostro pianeta e noi stessi. E' una faccenda improcrastinabile, a cui dobbiamo far fronte con molta energia, se vogliamo evitare quel giorno in cui ai nostri figli e ai nostri nipoti  sembrerà di vivere, non su un pianeta sano, meraviglioso, desiderabile, bensì all'interno di un forno . Ai miei tempi le stagioni erano quattro, ma quattro veramente! L'estate faceva caldo

2015: l'anno che verrà

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Il Creatore di tutto ci ha dato in usufrutto il pianeta ma la nostra incapacità di conservarlo ce lo sta facendo modificare ogni giorno di più. Le forze della natura che si ribellano lo vanno confermando continuamente. Di pari passo va modificandosi anche la natura umana, rendendoci oggi, in un momento in cui la popolazione mondiale cresce esponenzialmente, meno partecipi al sociale, propensi più all'individualismo, che ci fa sentire forse tra mura amiche. Poi però si pensa che da soli non si potranno mai risolvere i problemi... allora, che fare? Ci domandiamo. La paura del futuro ci attanaglia: paura delle sventure che verranno; paura di perdere qualcosa, la libertà, la giovinezza, un amore, una casa, un amico, un'abitudine, una vita sicura resa insicura dalla crisi economica non ancora finita; paura dello straniero sempre più presente sul nostro territorio; paura d'imbattersi in malattie dell'aria o da germi creati in laboratorio; paura del vicino che tutto le

Requiem di quello che è diventato l'uomo oggi

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Tra negazionismo, qualunquismo, global weirding e scienza convenzionale non ci si raccapezza più nulla circa i cambiamenti climatici. Il susseguirsi delle stagioni fuori rotta, i ghiacciai polari artici che si sciolgono, non si sciolgono, non si sa bene, la siccità che avanza... Viviamo ormai sulla nostra pelle l'alternarsi repentino di anomale condizioni meteorologiche, che variano da temperature calde a fredde nel giro di poche ore. Non ci sono più le stagioni di una volta! E' ovvio che qualcosa sta accadendo! Il nostro pianeta si è buscato una bella broncopolmonite, starnutisce, piange, ha la febbre e non ha ancora trovato il rimedio giusto per guarire. Ma cosa può fare la Scienza d'innanzi ad un cambiamento climatico di così vaste proporzioni che colpisce tutti i punti cardinali del pianeta, creando tragedie su tragedie, esodo di popoli da terre sempre più inospitali e malanni difficili da sconfiggere. L'aria avvelenata delle grandi città; la plastica nei can

Speciale "XX Conferenza sullo sviluppo sostenibile di Rio"

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Vent'anni dopo il primo Vertice sulla Terra a Rio de Janeiro, sotto lo sguardo vigile e protettivo della statua del Cristo Redentore, si è aperta la XX Conferenza in cui si spera si possa tracciare un nuovo corso per lo sviluppo economico e sociale sul futuro del pianeta, le sue risorse e i suoi popoli. John Keyman , il nostro inviato speciale, è già sul posto e ci terrà informati su quanto verrà discusso e accadrà a questo vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile che entrerà nel vivo la prossima settimana e che, come ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon " è troppo importante per fallire ". Potrebbe essere proprio la crisi finanziaria mondiale ad aumentare le possibilità di una buona riuscita del Vertice di Rio. In un periodo in cui molte nazioni sono concentrate sulla sfida dello sviluppo sostenibile e il fatto che, in molti casi, le risorse siano finite, e in altri casi per ottenerle costino eccessivamente, fa presagire, appunto che da qu

Preservativi alla popolazione umana per preservare la fauna selvatica minacciata

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Uno studio scientifico pubblicato dalla londinese Royal Society ritiene che la crescita della popolazione umana del mondo e il consumo di risorse naturali da parte dei paesi ricchi presentano "profonde" sfide per le economie e il nostro ambiente. Il rapporto, People and the Planet , comprende diverse raccomandazioni per garantire la salute di tutta la vita sul pianeta, inclusa la pianificazione familiare volontaria. " Le raccomandazioni contenute nello studio dovrebbe essere ascoltato dagli attivisti ambientali di tutto il mondo ," ha detto il Center for Biological Diversity , che ha lanciato una innovativa campagna della popolazione umana pochi anni fa. " La crescita insostenibile della popolazione umana mondiale sta avendo profondi effetti ambientali, incluso l'impatto sempre più maggiore su piante e animali in via di estinzione. Il consumo e la crescita della popolazione devono semplicemente essere parte della discussione quando si parla d

Rio +20: laddove si discuterà il futuro che vogliamo

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Venti anni fa, c'era il Summit della Terra, che aveva segnato una svolta nella considerazione delle sfide ambientali a livello internazionale. Riuniti a Rio de Janiero, i leader mondiali concordarono su un progetto ambizioso per un futuro più sicuro, cercando di bilanciare i propri imperativi con una robusta crescita economica e le esigenze di una popolazione che tendeva a crescere contro la necessità ecologica di conservare le risorse più preziose del nostro pianeta:  terra, aria e acqua. Convennero che l'unico modo per farlo era quello di rompere con il vecchio modello economico e inventarne uno nuovo, chiamato sviluppo sostenibile. Due decenni più tardi, poco è cambiato e le sfide dell'umanità di oggi sono molto simili a quelle di allora, solo più grandi. Lentamente, si è giunti a comprendere che probabilmente siamo entrati in una nuova era. Alcuni addirittura la chiamano una nuova epoca geologica, in cui l'attività umana sta radicalmente modificando le dinamich

Global warming: così è se vi pare!

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Riscaldamento globale si, riscaldamento globale no! Non si capisce più nulla! Nonostante i cambiamenti climatici stanno cambiando le stagioni, il ritmo delle nostre abitudini, il raccolto dei nostri campi agricoli, la salute della popolazione urbana... in campo scientifico e non, i pareri restano tuttora diversi. Quanto segue è un articolo preso su Internet, uno dei tanti che affrontano il tema del global warming , che però pone le cose in un modo piuttosto chiaro. Il fenomeno del riscaldamento globale, altamente controverso, spesso scientificamente fraudolento, inghiottito dai governi creduloni ha già perso miliardi di dollari e presto distruggerà tutto il commercio. L'IPCC (  Intergovernmental Panel on Climate Change ), istituzione per eccellenza nel campo dei cambiamenti climatici, è falsa, ha ignorato l'energia UV, gli strati di ozono e i cambiamenti, i venti solari e il vapore acqueo che crea le nuvole e l'energia e impedisce il congelamento degli oceani, evita

Arriva 2011 MD, il sassolino spaziale che sfiora la Terra

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Peccato per gli appassionati di queste osservazioni celesti, ma il pezzo di roccia cosmica, grande quanto due autobus in fila, passerà sull'Australia alle 11:00 pm (ore  19) e sarà visibile, in Sud Africa, in Nuova Zelanda e forse in Australia. L'avvincente scoperta di questo vagabondo dello spazio risale a pochi giorni fa, grazie ai potenti telescopi puntati sull'universo dal deserto del Nuovo Messico, alla ricerca di tutti quei corpi celesti che rischiano un impatto con la Terra. Con la dovuta eccitazione, formule matematiche e traiettorie alla mano il Centro studi della NASA ha elaborato i calcoli, concludendo  che 2011 MD passerà "ad appena" 12 mila chilometri dalla superficie terrestre, più vicino dei satelliti che orbitano intorno alla Terra. C'è stato un altro asteroide , lo scorso febbraio, ad avvicinarsi di più alla Terra. Ad appena 5.500 chilometri e anche in quell'occasione non è accaduto nulla, ha detto Fred Watson della  Australian Astr

Stati Uniti: "il corridoio dei tornado"

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Quantunque gli scienziati di ogni parte del mondo si affannino nella ricerca delle cause climatiche che stanno  imperversando sul nostro pianeta, sinora, risultati soddisfacenti e quindi rassicuranti sono ben lungi dall'essere stati raggiunti.  Dopo il tremendo terremoto in Giappone, che rientra nella logica delle cose poiche quest'isola martoriata  si trova proprio sulla Ring of Fire; dopo lo tsunami mostruoso che ne è scaturito, e che ha fatto spostare l'asse terrestre , dopo le inondazioni, le piogge torrenziali ... ora gli impossibili uragani che hanno devastato gli Stati Uniti da nord a sud , come Georgia e Virginia, e attraverso la fascia dal Michigan all'Alabama, quella chiamata dai meteorologi " Tornado Alley ", il "corridoio dei tornado", perché in questa zona spesso prendono forma e forza questi particolari fenomeni atmosferici a forma d'imbuto. Mai però, i tornado erano stati così intensi e distruttivi. In poco più di 24 ore

Auguri alla giornata della Terra

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Oggi si festeggia in tutto il mondo la 41° Giornata della Terra e milioni di persone si dedicano a partecipare a manifestazioni di raccolta dei rifiuti, a ripulire corsi d'acqua, spiagge, a riparare panchine lungo i sentieri di boschi, parchi, e qualsiasi antro recondito anfratto poco visitato nel corso dell'anno. Quest'anno, l'Earth Day propone A Billions of Acts Green, un miliardo di azioni verdi, con l’intento di raccogliere migliaia di gesti sostenibili e concreti, in vista del Summit di Rio, dal 14 al 16 maggio del 2012. Sempre più persone stanno acquistando prodotti verdi, auto ibride, energie rinnovabili, si dedicano con più coscienza al riciclaggio dei rifiuti, al sostentamento dei prodotti locali, sottolineando il loro coinvolgimento nell'impegno per la tutela ambientale. Le cose che si prospettano, tuttavia, hanno altri scenari, che portano dritti dritti in bocca agli idrocarburi (gas e petrolio)...  Ma questo è comunque un discorso da fare altrov

Il Mekong superiore: la regione del pianeta ricca di sorprese

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Una pianta carnivora alta sette metri, un pesce con denti da vampiro e una rana che emette suoni come un grillo: sono solo alcune delle 145 specie scoperte lo scorso anno in Asia, nella regione del Greater Mekong ( Mekong  superiore include Cambogia, Myanmar, Laos e Thailandia) , riaffermando la regione come uno dei punti che evidenziano il patrimonio di biodiversità del pianeta ma anche la fragilità dell'habitat, davanti la UN Convention on Biological Diversity (CBD) in Nagoya , Japan . Ad esempio, l a probabile estinzione locale del rinoceronte di Giava in Vietnam, che rappresenta un indicatore tragico del declino della biodiversità negli ultimi tempi. In materia di accesso alle risorse genetiche il protocollo di Nagoya regola la ripartizione giusta ed equa dei benefici derivanti dal loro utilizzo. Nel solo 2009 nella regione del Greater Mekong sono state scoperte almeno tre nuove specie alla settimana, incluso il Pycnonotus hualon, l'unico passeriforme asiat

Un mondo troppo insostenibile

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Politiche economiche insostenibili fanno si che la pressione delle attività economiche sta esaurendo le riserve naturali del pianeta.   "Se continuiamo a consumare le risorse del nostro pianeta con i ritmi attuali, nel 2030 ci vorranno le risorse di due Terre ".  E' questo l'allarme lanciato dal rapporto del Wwf sullo stato del pianeta.  Eppure da quelle risorse dipende la nostra sopravvivenza. Le foreste, ad esempio, vengono annientate alla velocità di 130mila chilometri quadrati l'anno tanto che ora sono insufficienti ad assorbire la quantità di emissioni di carbonio prodotti dai Paesi industrializzati.  Nella relazione biennale il "Living Planet Report" (che esamina i cambiamenti nella Impronta ecologica - l'area della terra e l'acqua necessaria a fornire le risorse, lo spazio per le infrastrutture e la vegetazione per assorbire l'anidride carbonica) , fa registrare un peggioramento dello stato di salute delle specie animali,

"Riccioli d'oro", un nuovo pianeta su cui poter vivere...

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Dista solo 20 anni luce dalla Terra e suscita la curiosità degli scienziati il nuovo pianeta nella costellazione della Bilancia, tanto che, per molti di loro, sarebbe meglio andare là piuttosto che su Marte. Steven Vogt , a professor of astronomy and astrophysics at the University of California, Santa Cruz , afferma che il sistema solare intorno a cui ruota il nuovo pianeta ha una somiglianza inquietante a quello del nostro sole. Gliese 581 , questo è il suo nome, ha impegnato gli astronomi in 11 anni di studio. Ribattezzato dagli scienziati " Goldilocks " (riccioli d'oro), il nuovo mondo ha un orbita di 37 giorni, è grande da tre o quattro volte il nostro pianeta, si trova in un sistema solare simile al nostro e possiede la gravità giusta per trattenere un'atmosfera che renderebbe molte zone abitabili, sempre che non lo siano già Purtuttavia, esso è un pianeta davvero singolare e ci vorrebbe molto spirito di adattamento per abituarsi a viverci, perchè, come

Un clima impazzito su metà del pianeta

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Nel giro di due settimane un clima impazzito ha inferto duri colpi su metà del pianeta. Maltempo e caldo infernale si dividono l'Europa, con piogge torrenziali e forti venti che hanno colpito il cuore del vecchio continente, inflingendo danni enormi, con decine tra morti e dispersi e migliaia di sfollati.  A Bogatynia , nel sudovest della Polonia, per i vigili del fuoco, la situazione è apocalittica. E' la terza calamità e alluvioni in quattro mesi per la Polonia.  La Boemia è colpita da disastrose inondazioni. Nella sassone Goerlitz le acque del Nessie sono salite di sette metri, il massimo livello mai registrato. Nel 1981 era arrivato a 6,70 metri. Per i meteorologi le perturbazioni che stanno interessando l'Europa tendono ad allontanarsi, con un graduale miglioramento per ferragosto In fiamme invece mezza Russia, che sta vivendo la peggiore calura degli ultimi 1000 anni. Per fortuna le fiamme dell'apocalittico incendio vicino le centrali nucleari sono state

Il nostro pianeta non basta più, colonizziamo Marte

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Ormai è chiaro, il nostro pianeta non basta più a sostenerci tutti, visto il ritmo frenetico al consumismo che ha invaso anche la Cina (a cui presto faranno seguito India, Indonesia e molti stati africani) , la quale, da sola, occupa circa il 25 per cento della popolazione mondiale e di conseguenza, per stare al passo col mondo occidentale, che da decenni e decenni  consuma a rotta di collo, abbisogna di molte materie prime, il cui approvviggionamento va a incidere fortemente sulle risorse e sulle materie prime del pianeta, tant'è che per soddisfarci tutti, avremmo dovuto avere a disposizione 4, 5 Terre. Basti considerare che l'entrata in scena della Cina nel mondo consumistico ha richiesto un raddoppio della produzione mondiale di acciaio, carta e auto, un aumento della produzione petrolifera di 20 milioni di barili al giorno, un'estenuante impegno dei minatori nello scavare 5 miliardi di tonnellate di carbone in più, senza contare che nel seguire l'appetito fameli