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Tensione nel Mar Cinese Orientale

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Le manovre militari sulla frontiera marittima tra le due Coree  potrebbero indurre la Corea del Nord ad attaccare la Corea del Sud.  In questo, lo stato del nord è stato chiaro: se le portaerei americane e le navi sudcoreane si avvicineranno troppo ci sarà una risposta ancora più dura dell'attacco che uccise 4 sudcoreani lo scorso 23 novembre. Per Seul si tratta di esercitazioni di routine del tutto leggittime ed è pronto a rispondere a qualsiasi provocazione. I colloqui diplomatici a 6 sono sospesi ma gli Stati Uniti sono impegnati in contatti informali con il regime del nord. Nella capitale nordcoreana è giunto Bill Richardson, governatore del Nuovo Messico. La situazione sul 36° parallelo è in movimento e lo conferma arriva anche dai cablogrammi riservati di WikiLeaks , in cui si dice che anche la Cina sarebbe rassegnata al collasso della Corea del Nord e alla riunificazione sotto l'egida di Seul.  Una corsa al dominio del Mar Cinese Orientale, che mette in al

Cancun: entra in scena WikiLeaks

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 L'effetto Wikileaks ha colpito anche la Conferenza sul clima che si sta svolgendo a Cancun . Difatti, dal famigerato sito dell'australiano Julian Assange i l Guardian ha tratto una serie di cablogrammi tra USA e Ue in cui viene rivelato come gli Usa  hanno manipolato l'accordo svoltosi lo scorso anno a Copenaghen. Coinvolto anche il nuovo presidente dell'Unione Europea Herman van Rompuy, nominato appena una settimana prima dell'apertura del vertice di Copenaghen, il quale aveva incontrato un diplomaticon statunitense  il 23 dicembre dello scorso anno nel cavernoso edificio di Justus Lipsius, che è la sede UE a Bruxelles. Herman van Rompuy si era lamentato con il diplomatico statunitense del trattamento riservato alla Ue nel vertice di Copenhaghen, da lui definito una "catastrofe incredibile", mostrandosi sprezzante e pessimista, sia per quanto riguarda i negoziati di Cancun e circa la struttura "poco maneggevole" delle conferenz

Cancun: perfino Al Gore è depresso

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Sembra che al riscaldamento globale (global warming) ormai non ci pensa più nessuno. Passata l'attenzione generale dai tempi della Conferenza di Bali del dicembre 2007, e della finta euforia del freddo vertice di Copenaghen 2009, nonchè al ripensamento pubblico dell'icona ambientalista di primo pelo Al Gore , il quale oggi, nonostante il suo stato depresso per come sta andando il vertice di Cancun, si rammarica della posizione presa a suo tempo sulle agevolazioni fiscali per i carburanti alternativi di prima generazione, come l'etanolo di mais, che però non ha funzionato, in quanto i rapporti di conversione energetica si sono rivelati molto esigui ed hanno causato qualche problema nelle questioni alimentari.    Adesso per lui si apre un'altra prospettiva: un etanolo migliore, una miscela dei suoi investimenti verdi, Abengoa Bioenerym , da cui spera di trarre profitto e ottenere sovvenzioni da parte del governo. Insomma a Cancun si respira un'aria di s

Cancun: al via la Conferenza Onu sui cambiamenti climatici (COP 16)

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Mentre sul mondo imperversa la bufera WikiLeaks , che potrebbe condurre a inaspettati mutamenti geopolitici, c'è da segnalare che oggi a Cancun , rinomata località turistica che  sorge nella penisola dello Yucatán e si affaccia sul golfo del Messico, ha inizio la Conferenza Onu  sui cambiamenti climatici (COP 16 ), che si protrarrà sino al 10 dicembre. I 194 negoziatori che vi parteciperanno si troveranno a discutere di questioni climatiche con la speranza che questo tema complesso e controverso possa ritrovare lo slancio perduto a Copenaghen, un anno fa, da cui sembrava che il mondo potesse contare sul raggiungimento di un significativo accordo: una azione globale per il periodo 2013-2020.  Ma l'accordo, firmato all'ultimo minuto è stato elaborato in maniera tale da aggirare il problema di divisione di riduzione delle emissioni, che ha afflitto i negoziati internazionali sul clima per quasi due decenni.  Invece di aver accettato dei tagli obbligatori delle emissioni, l