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E-waste: il prossimo grande problema dell'umanità, dopo la plastica

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Entro il 2016 i Paesi in via di sviluppo produrranno e-waste molto più del mondo industrializzzato.  Il livello di computer scartati, assieme ad altri rifiuti elettronici raddoppieranno nei paesi sviluppati entro i prossimi 6-8 anni.   Si prevede che nel 2030 i paesi in via di sviluppo scartino dai 400 ai 700 milioni di personal computer obsoleti all'anno rispetto ai 200 - 300 milioni dei paesi sviluppati. Eric Williams e colleghi citano un drammatico aumento dei proprietari di PC e di altri dispositivi elettronici in entrambi i paesi sviluppati e nei paesi in via di sviluppo. Nel contempo, il progresso tecnologico, sta riducendo sempre più la durata dei prodotti di elettronica di consumo, di modo che la gente si liberi dei prodotti elettronici, anzitempo. Questa tendenza induce ad una preoccupazione globale sulla sicurezza per l'ambiente per via dello smaltimento dei rifiuti elettronici, che contengono sostanze potenzialmente tossiche.   Gli scienziati hanno usato un mo

"Chiudi il rubinetto": campagna di sensibilizzazione al risparmio idrico

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" Chiudi il rubinetto " è un progetto di sensibilizzazione al risparmio idrico, voluto da Aquafresh (marchio GlaxoSmithKline Consumer Healthcare S.p.A. ) , che ha ottenuto il Patrocino dell’ Assessorato all’Ambiente del Comune di Milano, il cui fine è rendere consapevoli i consumatori di quanto sia importante non sprecare neanche una goccia di acqua.  Per fare ciò, Aquafresh ha deciso di misurare "l'impronta idrica” del suo prodotto di punta, il dentifricio Tripla Protezione da 75ml. A tale scopo è stato analizzato da uno studio dell’agenzia di consulenza WSP, l’utilizzo della preziosa risorsa durante le diverse fasi di vita del prodotto prendendo in considerazione non solo l’intera supply chain (materie prime, packaging, impianto produttivo di Maidenhead (GB)) ma anche la fase di utilizzo da parte del consumatore. Per la maggior parte dei prodotti la water footprint è diretta responsabilità dei produttori ma, da studi effettuati, è emerso che nel caso dei de

Corea del sud: la Grande Muraglia sul mare

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Martedì scorso la Corea del Sud ha completato la diga più lunga del mondo, il primo passo di un imponente progetto di bonifica finalizzato per l'industria, il turismo e l'agricoltura dal 2020. Lunga 33,9 km (21 miglia) la diga Saemangeum racchiude 401 chilometri quadrati (160 miglia quadrate) di acqua di mare e distese fangose delle maree, circa due terzi delle dimensioni di Seoul . Prima di questa, la diga più grande del mondo era quella dello Zuiderzee nei Paesi Bassi, completata nel 1933 " Saemangeum è il progetto di ingegneria più grande di sempre in questo paese e cambierà il panorama del paese", ha detto il presidente Lee Myung-Bak all'inaugurazione televisiva. Il presidente chiama la struttura " la Grande Muraglia sul mare ", sostenendo che sarà la strada economica per la Corea del Sud nel  raggiungere il mondo al di là di Nord-est asiatico. Il progetto, iniziato quasi due decenni fa, è costato sinora al governo di Seoul circa 2,6 miliar

Accordo sull'Artico tra Norvegia e Russia

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Dopo circa 40 anni di negoziati, la Norvegia e la Russia hanno raggiunto un accordo sul confine marittimo del mare di Barents e sui diritti di sfruttamento della calotta polare.   " Questo è un giorno storico. Abbiamo raggiunto un importante passo avanti nella più importante questione in sospeso tra Norvegia e la Federazione russa" , ha detto il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg. Le frontiere sul fondo del Mare di Barents e del Mar Glaciale Artico sono state a lungo motivo di contesa tra Mosca e Oslo. Nel 2007, un sottomarino russo ha piantato una bandiera sul fondo del mare Artico sotto al Polo Nord, mentre la guardia costiera norvegese ha regolarmente detenuto dei pescherecci russi. " Credo che questo accordo aprirà la strada a molti progetti comuni, in particolare nel settore energetico " ha detto ai giornalisti il presidente russo Dmitri Medvedev . L'accordo vedrà una linea di delimitazione marittima che divide un'area della piattaforma ar

La Cina si prepara ad un Artico senza ghiaccio

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Nonostante sia un Paese a non avere sbocchi sul Mare Artico, e senza alcun diritto sovrano sulla piattaforma sottomarina continentale, nè un membro del Consigliodegli Stati artici con il diritto di partecipare alle discussioni delle politiche regionali, la Cina, nella sua posizione apparentemente debole, sta cercando un ruolo nel determinare un quadro politico e un fondamento giuridico per le future attività dell'Artico. Difatti, il grande paese asiatico è sempre più attento allo scioglimento dei ghiacci nel mare Artico a causa dei cambiamenti climatici. La prospettiva che esso sia navigabile durante i mesi estivi, portandolo a diventare una delle rotte di navigazione più brevi per spostarsi da un continente all'altro e con accesso alle risorse energetiche non ancora sfruttate, ha spinto il governo cinese a destinare maggiori risorse alla ricerca artica.  Questo, poichè, essendo l'economia cinese dipendente dal commercio estero, vi sono notevoli implicazioni commerciali, s

Stephen Hawking: attenti agli alieni!

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Nel nuovo programma TV iniziato ieri sera su Discovery Channel " Into the Universe with Stephen Hawking" , l'eminente scienziato britannico, membro onorario della Royal Society of Arts , membro a vita della Pontifical Academy of Sciences ,  dopo essere stato insignito del Most Excellent Order of the British Empire e dell' Order of the Companions of Honour ...  ha parlato degli alieni, mettendo in guardia l'umanità da una loro probabile invasione, che potrebbe avere le stesse conseguenze che ebbero i nativi americani quando Cristoforo Colombo sbarcò nelle Americhe. Nel programma, destinato ad essere un affascinante spaccato della mente del grande uomo, l'astrofisico, attraverso una semplice deduzione matematica, ci ha detto che non siamo soli nell'Universo. L'esistenza di 100 miliardi di galassie, ciascuna contenente centinaia di milioni di stelle significa che la Terra è improbabile che sia l'unico luogo dove si è evoluta la vita. Intanto

Vulcano Marsili: una legittima preoccupazione

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La recente eruzione del vulcano Eyjafjallajokull, ha mostrato al mondo tutta la pericolosità qualora dovesse ripetersi un evento del genere.   Non è un caso che al largo del Tirreno, a circa 150 chilometri del golfo di Napoli, da qualche tempo naviga la nave oceanografica del CNR Urania , al centro di un progetto scientifico europeo, la quale, equipaggiata di sofisticati strumenti geofisici (un profilatore Chirp Datasonic, uno Sparker, un profilatore Sub-Bottom da 3.5 KHz, un Uniboom, un sonar a scansione laterale da 100 - 500 KHz e un magnetometro) , ha passato l'ultimo mese a stendere la sua rete di sensori nei fondali marini, tra i quali dei preziosi sismografi UVS , celati in boe gialle, per vedere cosa c'è di così terribile nel fondo del mare.  Un flusso costante d'informazioni dal fondo del mare fornisce anche immagini per disegnare il volto del grande vulcano sottomarino a nord delle isole Eolie , il Marsili , vecchio due milioni di anni, che coi suoi 70 chi