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L'energia nucleare prossima ventura

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Mentre in Giappone i tecnici della centrale nucleare di Fukushima tentano di ripristinare i sistemi di raffreddamento per fermare la reazione nucleare tra le barre scoperte sempre più arroventate, e in attesa di vedere come andrà a finire la questione sull'energia nucleare che tanto preoccupa il mondo dopo la mazzata giapponese, c'è chi, come Carlo Rubbia, guarda avanti, adocchiando altri materiali.  Lo scienziato, che in questi giorni ha inaugurato il progetto "Icarus ", sullo studio dei neutrini, collocato nei laboratori sotterranei del Gran Sasso, a proposito di Fukushima , ha detto che i problemi che si stanno riscontrando sono molto più classici, e più che il plutonio, sono il cesio, lo iodio, lo stronzio... materiali che si producono ogni qualvolta si produce una reazione nucleare. Per il nostro premio Nobel , le energie rinnovabili non sono sufficienti da sole al fabbisogno ma invita alla riflessione sulle politiche energetiche e ricorda che l

L'accerchiamento d'Israele tra le rivolte in corso

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Quella parte di mondo infiammata dalle grandi manifestazioni di protesta che chiedono più libertà, sta cambiando il volto dell'Africa e del Medio Oriente.   Adesso, manca solo una insurrezione popolare in Arabia Saudita, sinora sventata grazie ad un imponente impiego delle forze armate, che sono riuscite a soffocare il tentativo di mettere in scena una grande protesta di massa l'11 marzo, alla quale hanno preso parte anche molte donne saudite che sono trattate come bambini e non possono guidare o votare e hanno bisogno dell'approvazione maschile per poter lavorare e viaggiare...   per completare l'accerchiamento all'odiato stato d'Israele.   Dopo Tunisia, Egitto e Libia, dove il cambiamento è stato radicale (un po' meno in Marocco e Algeria) , e dopo le vampate nello Yemen, il cui presidente Ali Abdullah Saleh ha cooperato strettamente con gli Stati Uniti nella battaglia contro al-Qaida , e il Bahrein, che ospita la V Flotta degli Stati Unit i, d

Acqua: la sfida di Dhaka

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E' il bene più prezioso della vita ed ora scarseggia. Per questo si chiama oro blu. Sull'acqua, tanto cara a tutti, si è parlato molto di recente durante la Giornata mondiale ad essa dedicata. A Washington , nel corso dell' Environmental Film Festival sono stati presentati dei film-documentari che ritraggono una serie di conflitti per l'acqua e gli sforzi per poter sostenere questa risorsa. L'obiettivo nel presentare questi film, dice Peter Sawyer, coordinatore del progetto presso il Pulitzer Center on Crisis Reporting , è quello di condivider con un pubblico più vasto, le questioni urgenti che circondano la sicurezza idrica.  Il primo documentario è intitolato " Dhaka’s Challenge " del regista Stephen Sapienza, che esplora una delle città in più rapida crescita in Asia. Dhaka è la capitale del Bangladesh, che attualmente conta 15 milioni di persone, di cui un terzo vivono nelle slums (baraccopoli), dove è molto limitato l'accesso all'acq

Light sweet, il petrolio libico

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Il light sweet crude oil è un petrolio considerato "dolce"se contiene meno dello 0,5% di zolfo, rispetto al più alto livello di zolfo nel petrolio greggio; esso contiene solo piccole quantità di solfuro di idrogeno e anidride carbonica . L'alta qualità lo rende quindi molto pregiato, ed è comunemente utilizzato per essere trasformato in benzina ed ha una forte domanda, in particolare nei paesi industrializzati. Ebbene, il petrolio libico è " light sweet ", un greggio dolce, senza zolfo, di ottima qualità, con ottima resa per i carburanti tanto che per produrlo sono state tarate le raffinerie in un certo modo. La Libia, alla stregua di Nigeria, Algeria, Kazakhstan e UK-Brent, produce un petrolio di ottima qualita' povero di zolfo ("light, sweet crude"), che permette in altri termini di ottenere piu' benzina e gasolio per unita' raffinata. Come è stato detto qualche sera fa a TGZERO , esso permette una raffinazione meno complessa e la L

L'operazione in Libia in principio si chiamava...

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In principio si chiamava South Mistral , poi i francesi l'hanno chiamata Harmattan , mentre gli inglesi preferivano Ellamy . Finchè è stato deciso dal Pentagono di chiamarla Odissey Dawn , però in una coalizione con la leadership francese , ovviamente, non è vista di buon occhio da Italia, Turchia, la quale si è offerta come mediatore per raggiungere il prima possibile un cessate il fuoco tra le parti in Libia , e Germania, che ha preferito addirittura tirarsi fuori.  La si è voluta allora far diventare una operazione umanitaria ( ??? ) più corposa, senza padri padroni, e adesso si è deciso che tutte le operazioni saranno sotto un'unica bandiera, quella della Nato , il che garantisce un quadro chiaro, più definito, più collaudato, garantendo quindi efficienza e trasparenza nelle operazioni.  La Nato quindi farà rispettare la risoluzione Onu 1973 , che si prefigge di proteggere i civili e li proteggerà attraverso l'embargo sulle armi, da far rispettare via mare (comp

Solarball, la brillante idea d'un giovane laureato

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Si chiama Solarball, e l'ha inventato e sviluppato un laureato in Disegno Industriale della Monash University (Australia) Jonathan Liow , il quale ha deciso di usare la sua capacità di design nell'aiutare gli altri.   L'idea di Solarball , il giovane la ebbe nel corso di un viaggio in Cambogia nel 2008 nel vedere l'immensa carenza di prodotti di uso quotidiano che noi occidentali diamo per scontato. Quell'esperienza, infatti, ha poi convinto Jonathan Liow nella necessità di aiutare i 900 milioni di persone in tutto il mondo che non hanno accesso ad acqua potabile.  Oltre due milioni di bambini muoiono ogni anno per cause innescate in gran parte dall'acqua contaminata. Si tratta di un problema crescente in via di sviluppo a causa della rapida urbanizzazione e crescita demografica. Solarball è un dispositivo semplice, facile da usare, in grado di produrre fino a tre litri di acqua potabile al giorno, ed è costruito con un materiale resistente agli a

"Odyssey Dawn": un intervento militare troppo precipitoso

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Scattata alle ore 17: 45 del giorno 19 marzo l'operazione " Odyssey Dawn ", che secondo il Pentagono dovrebbe aver ridotto significativamente la capacità contraerea del regime libico, la cui reazione nella notte è stata rabbiosa ma inefficace, contro il potenziale di fuoco della coalizione. Alle ore 15 il cielo di Bengasi viene sorvolato da aerei da ricognizione francesi, che colpiscono 4 mezzi blindati libici e la città comincia a sperare. A disposizione delle operazioni c'è anche il sistema di monitoraggio ambientale italiano, COSMO-SkyMed , per l'osservazione iperspettrale della terra, che integrano le osservazioni radar con osservazioni nell'infrarosso visibile e ultravioletto. Nel giro di poche ore partono i primi attacchi dei jet francesi e subito dopo, dai cieli e dal mare, si scatena l'inferno. Vengono sparati 118 missili cruise di lungo raggio, i tomahawk, che coi loro bagliori luccicanti hanno illuminato la notte libica e colpito almeno 2