Post

Giovani, abbiate il coraggio di osare!

Immagine
Ci attendono al varco. Stanno solo aspettando di veder passare il cadavere di quello che fu il Bel Paese per poi rubarcelo definitivamente. Non ci sono riusciti per secoli ma ci hanno provato in tutti i modi col tintinnio delle lame affilate e col tuono dei cannoni. Adesso, adottando una guerra subdola, quella della finanzia, hanno trovato il il modo d'impoverirci e stanno quasi per farcela. I nostri nemici sono sempre  gli stessi, i paesi del nord Europa e la Francia, con la Germania in testa, che si fingono amici dietro lo scudo dell' Unione europea ma mirano alle meraviglie del Bel paese come han sempre fatto. Un tempo nel nostro paese c'era il dualismo tra Guelfi e Ghibellini, oggi c'è quello tra centrodestra e centrosinistra che da un ventennio, a forza di darsele tra loro, non han fatto altro che trascurare le cose più importanti, quelle che avrebbero dato più sviluppo alle imprese e più lavoro alla gente, oltre che dignità alla nazione. Ma così non è sta

Papa Francesco, il papa che vuole una chiesa più povera

Immagine
Bene!  Finalmente abbiamo il nuovo Papa Jorge Mario Bergoglio, che si è dato un nome dall'evidente sapore evangelico:  Francesco , perché è l'uomo della pace e vorrebbe "una Chiesa povera e per i poveri!". Se Papa Giovanni Paolo II veniva da un paese lontano, il nuovo Papa salito al soglio pontificio quale successore del dimissionario Benedetto XVI " è stato preso dai suoi fratelli cardinali quasi alla fine del mondo ",  dall'Argentina. Prima volta di un papa delle Americhe, quella del sud, la più povera, che conta 420 milioni di cattolici. E forse ce n'era bisogno, considerando come la povertà da quelle parti sia una realtà orribilmente palpabile in ogni dove. Papa Francesco è anche un gesuita. Ad maiorem Dei gloriam , per la maggior gloria di Dio, è il motto dei gesuiti. Castità, povertà, obbedienza.  Sono questi i cardini su cui poggia la Compagnia di Gesù, fondata nel 1534 a Parigi da un ex soldato di nobile famiglia basca Ignazio

Il vuoto di potere ci fa stare sulle spine

Immagine
L'anno corrente, iniziato esattamente da 64 giorni, sta mano a mano annunciandosi per quello che è: l'avverrarsi di un totale sconvolgimento di alcune grandi questioni in ballo (politica, religione : elezioni politiche, Beppe Grillo e dimissioni del Papa) ci pongono davanti questioni importanti. Dice il Sole24Ore , un periodo che si annuncia turbolento, forse drammatico; un periodo nel quale le forze politiche, oltre che a combattersi in una troppo lunga campagna elettorale, dovranno preoccuparsi di dare qualche indicazione agli italiani su come intendono proteggere lo Stato dai rischi ricorrenti di dissesto finanziario . Il vuoto di potere ci fa stare sulle spine. E in questa difficile partita, Roma e l'Italia intera rimane per la prima volta senza governo, con un papa che si è dimesso e con il semestre bianco, cioè il periodo finale del mandato del Presidente della Repubblica. " Nella stesura dei costituenti dell'articolo 88 della Costituzione, il prim

Impressionante scalata di una donna sull'Everest.

Immagine
Impressionante scalata di una donna sull'Everest. Una donna nepalese di 29 anni è entrata oggi nel Guinness dei primati come la prima donna al mondo ad aver fatto due salite in una sola stagione , raggiungendo il picco dell'Everest a 8850 metri, la prima volta il 12 maggio 2012 e un'altra volta una settimana più tardi, il 19 maggio. Chhurim (la maggior parte sherpa nepalese che usa un solo nome) ha riposato al campo base tra le salite. Il Nepal Mountaineering Association  dice che la montagna è stata scalata da quasi 4.000 arrampicatori, con maggioranza di uomini. Come spiega Chhurim , "l a scalata sull'Everest risulta essere molto difficile per le donne come me perché non ci sono  non ci sono servizi igienici. Cinque di noi han dovuto condividere una tenda ."  In passato molte persone, quasi 200 sono morte congelate sulle pendici della vetta più alta del mondo, e molti hanno finito per conservarsi nel ghiaccio dove erano caduti. I

La lotta infinita tra Sea Shepherd e, stavolta, la marina giapponese

Immagine
L'infinita lotta antartica tra gli attivisti di Sea Shepherd e il Giappone non finisce più. Quando i giapponesi sembravano volessero desistere dal continuare la caccia alle balene e lasciare il campo delle ostilità dandola ancora una volta vinta agli attivisti anti-caccia alle balene, eccoli invece ripresentarsi nelle acque antartiche con un rompighiaccio di 12.000 tonnellate. Sea Shepherd Society dice che la nave giapponese, Shirase, è arrivato durante la notte per aiutare le balenieri a rifornirsi di carburante al largo della costa del Territorio Antartico Australiano. La nave proviene dalla Japanese Maritime Self Defence Force. Bob Brown, a capo di Sea Shepherd. che sostituisce l'attivista ambientale Paul Watson , fondatore e presidente di Sea Shepherd Conservation Society, l'organizzazione dedita alla difesa e alla conservazione delle risorse e della fauna marina, a cui è stato impedito di avvicinarsi alle baleniere giapponesi su ordine della Corte degli Stat

Il film su Lincoln ripara una svista sulla guerra di secessione americana

Immagine
Dopo 147 anni e cioè dalla fine della guerra civile americana che si ebbe dal 1861 al 1865 tra gli Stati dell'Unione (Nord) e diversi stati schiavisti del Sud che avevano dichiarato la loro secessione formando gli Stati Confederati d'America (Sud), finalmente lo stato del profondo sud americano, il Mississippi ha ratificato il divieto di schiavitù. Il Mississippi fu l'ultimo stato a ratificare l'emendamento 13 della Costituzione degli Stati Uniti in un voto simbolico nel 1995. In un pasticcio burocratico, lo Stato ha omesso di notificare formalmente presso l'Office of the Federal Register ( l'ufficio del Registro federale) l'approvazione del provvedimento del 1865 che vietava la schiavitù negli Stati Uniti Tutto questo è accaduto solo perché un professore, Ranjan Batra, professore associato presso l'University of Mississippi Medical Centre, nell'andare a vedere il film di Lincoln, appena uscito nelle sale cinematografiche, spinto dalla sua cu

Siria: ed ora anche il tifo dalle acque dell'Eufrate

Immagine
Nella più lunga guerra civile del nuovo millennio che si sta consumando in Siria, dove stranamente nessuna forza d'intervento esterna ha messo piede, a parte le stragi quotidiane e le violenze che seminano morte è ora il turno delle conseguenziali malattie che ne derivano dovute a deficienze  igieniche. Sembra che in una regione della Siria  nel nord-est della provincia di Deir al-Zo, in mano agli oppositori del regime, sia scoppiato il tifo. La causa deriva dal dissetarsi di tanta gente nelle acque contaminate del biblico fiume Eufrate. Lo segnala l'organizzazione mondiale della sanità (OMS).. Circa 2.500 persone sono infettati dalla malattia contagiosa, che provoca diarrea e può essere fatale, " Non c'è abbastanza combustibile o energia elettrica per far funzionare le pompe in modo che le persone possano bere l'acqua dell'Eufrate che è contaminata, probabilmente con liquami, " ha detto a   Reuters  il rappresentante dell'OMS in Siria, Elisa